PALERMO – Un bando internazionale per raccogliere idee e proposte sul futuro della Fiera del Mediterraneo, che nelle intenzioni di Palazzo delle Aquile dovrà diventare un centro congressi ma anche tanto altro. Un avviso che già questa settimana dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e all’albo pretorio e che servirà a raccogliere i suggerimenti che arriveranno da tutto il mondo sul modo in cui trasformare i padiglioni vuoti di quella che una volta fu uno dei fiori all’occhiello di Palermo.
L’idea di un bando internazionale non è certo nuova, visto che il sindaco Leoluca Orlando l’aveva già lanciata la scorsa estate quando il Comune prese possesso dell’intero polo fieristico, ma oggi, a margine della presentazione dell’Osservatorio economico 2012 della provincia di Palermo nei locali della Camera di Commercio di via Amari, il primo cittadino ha annunciato l’imminente pubblicazione del bando che dovrebbe avvenire in settimana, visto che oggi da piazza Pretoria è arrivato il disco verde alla prenotazione delle pagine in Gazzetta.
Il programma del Comune prevede di pubblicare il bando e, una volta che la commissione sceglierà il vincitore, procedere al bando vero e proprio in project financing per la realizzazione materiale del progetto. “La proposta che si aggiudicherà questo bando – dice l’assessore alle Attività produttive, Marco Di Marco – dovrà essere un business plan a tutti gli effetti, un progetto esecutivo con un piano finanziario e i canoni relativi, che avrá una sorta di diritto di prelazione sulla seconda fase. Pensiamo che ci vorranno al massimo 24 mesi. Una procedura, questa, che utilizzeremo anche per altre realtà cittadine”. E il riferimento è al mercato ortofrutticolo, a quello ittico e all’ex chimica Arenella: l’amministrazione si occuperà di redigere un dossier e poi di procedere al bando di idee, visto che i due grandi mercati dovrebbero essere nel frattempo spostati a Bonagia in un’apposita area. All’ittico, inoltre, dovrebbe trovare posto un grande acquario.
“Parliamo di opere inserite nel nostro master plan – dice il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese – quindi non possiamo che essere soddisfatti, le parole del sindaco ci fanno capire che l’amministrazione ha definito la vicenda. L’acquario di Genova ha reso quella città una meta turistica, porta 1,2 milioni di visitatori ogni anno, immaginiamoci cosa potrebbe fare qui. E sarà fondamentale anche un nuovo centro congressi che porterà turismo a Palermo, ma darà ossigeno anche ad altri settori come l’impiantistica e le costruzioni. Non vorremmo, però, che i tempi fossero troppo lunghi: se siamo già tutti d’accordo nel fare un centro congressi, a che serve un bando di idee? Un progetto di finanza si fa in 90 o 120 giorni, non possiamo permetterci di aspettare anni: si parta subito con questo e si riservi al bando di idee l’utilizzo delle altre aree del polo fieristico”.
“Abbiamo lavorato per anni sul centro congressi, abbiamo delle nostre proposte e vogliamo essere parte attiva di questo processo decisionale – dice il presidente della Camera di commercio, Roberto Helg – il centro congressi sarà il motore economico della città”. Ma non è un mistero che l’idea del bando internazionale non piaccia a molti, specie alle associazioni che da tempo lavorano su un progetto relativo alla Fiera e adesso temono un allungamento dei tempi.
Il bando, comunque, conterrà anche un crono-programma ben definito. “L’amministrazione – dice il presidente della commissione Attività produttive, Paolo Caracausi – ci ha comunicato che pensa di terminare i lavori nel giro di tre anni e che il centro congressi dovrà essere il punto imprescindibile di qualunque proposta. Certo, abbiamo qualche perplessità su alcuni aspetti ma l’importante è partire con questo iter”. E qualche proposta è anche venuta fuori, come quella del Rotary club presentata a Palazzo Steri lo scorso 9 marzo.
Nel frattempo, però, continuano i lavori di sistemazione del polo fieristico, che al momento è sprovvisto dell’agibilità, il che rende impossibile per ora organizzare qualsiasi evento. Nei piani dell’amministrazione, comunque, ci sarebbero anche alcune iniziative che coinvolgerebbero commercianti e attività produttive e permetterebbero di utilizzare il polo fieristico nell’arco di tempo necessario all’aggiudicazione del bando finale.