La legge per la lotta a Cosa Nostra sarà finanziata. Dopo il grido d’allarme lanciato da Lillo Speziale, presidente della commissione regionale Antimafia, che nei giorni scorsi aveva denunciato il mancato stanziamento di somme per le misure di contrasto alla criminalità organizzata, questa mattina il governo regionale ha fatto ammenda ed ha promesso di inserire nella legge finanziaria in corso di approvazione quattro milioni di euro.
“Sono convinto che si sia trattato di una svista – ha detto in apertura del dibattito d’aula Lino Lenza, capogruppo dell’Mpa – E’ assolutamente impensabile che non sia stata prevista copertura per una legge così importante”. Anche il rappresentante del governo presente a Sala d’Ercole si è cosparso il capo di cenere. “La lotta alla mafia è una delle emergenze dell’isola – ha aggiunto Michele Cimino, assessore al Bilancio – e ribadisco che ci sarà la copertura”. Parole accolte con soddisfazione da Speziale che adesso considera risolta la querelle. “Sarebbe stato un paradosso se, dopo avere approvato una legge talmente importante – ha commentato –, non fosse stata prevista alcun finanziamento”.
La norma prevede aiuti economici per gli imprenditori che denunciano le estorsioni. Se si ribellano al racket potranno accedere al rimborso delle imposte Ici, Irap, Irpef e dei contributi Inps e Inail per i dipendenti. Il contributo massimo che ogni impresa potrà ottenere sarà di 500mila euro in cinque anni.
La legge prevede anche che la Regione si costituisca parte civile in tutti i processi di mafia, l’organizzazione di laboratori di legalità ed etica civica nelle scuole primarie, procedure di controllo per gli appalti, misure in favore delle società cooperative che gestiscono patrimoni confiscati a Cosa Nostra, criteri di precedenza nell’assegnazione a titolo gratuito di spazi ad imprenditori, commercianti e artigiani che abbiano subito danneggiamenti.
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