PALERMO – Opposizioni all’attacco, governo silente in attesa di replicare alla prossima seduta. Tutto secondo copione nella prima giornata dedicata alla discussione generale sulla Finanziaria. Lunedì nuovo round, poi si entrerà nel merito della legge.
Un testo di 134 articoli, lievitato in commissione Bilancio. Ed è proprio sulla lunghezza della legge di stabilità che molti dei deputati d’opposizione intervenuti hanno puntato. “Tutto questo è fuori luogo – è stato il commento del dem Mario Giambona, che ha più volte sottolineato l’assenza in Aula del governatore Renato Schifani.
Sala d’Ercole deserta
In realtà Sala d’Ercole era praticamente vuota. Il solo assessore all’Economia Alessandro Dagnino, spettatore interessato, tra i banchi del governo e scranni vuoti dalle parti della maggioranza. “Questa è la manovra delle lobby”, ha attaccato Ismaele La Vardera annunciando la ‘scoperta’ di “62 norme ad personam all’interno dei 134 articoli del ddl”.
Critiche anche da parte dei deputati Pd Dario Safina e Valentina Chinnici, che sono tornati sulle accuse rivolte da Schifani in occasione della mozione di sfiducia. “Il governatore dice che non abbiamo idee, non è così. Siamo pronti a riportare questo testo al necessario, a ciò che serve per affrontare i veri problemi della Sicilia e dei siciliani”. In scia anche Roberta Schillaci, che ha parlato di “assalto alla diligenza” da parte del centrodestra. Per la deputata M5s “in Finanziaria c’è poco per famiglie e sviluppo”.
De Luca: “Il governo ha preso degli impegni con noi”
In apertura di seduta spazio a Cateno De Luca, autentica incognita di Sala d’Ercole. Sud chiama nord ha ottenuto l’ok a molti dei provvedimenti proposti ma per il leader Scn è stato necessario fare ricorso direttamente a Schifani: “Ci siamo incontrati, non ho nessun problema a comunicare le mie strategie perché sono alla luce del sole – ha detto -. Ma il governo ha preso degli impegni con noi, come quello di aumentare di almeno 50 milioni il Fondo per le autonomie locali ed eliminare la disparità per il traporto pubblico locale urbano di Messina”.
La “valutazione finale” sulla manovra da parte di Sud chiama nord “dipenderà dal rispetto di questi impegni in Aula – ancora De Luca – e dal collegamento a questa legge di stabilità della prossima variazione di bilancio prevista per luglio dal valore di circa due miliardi di euro”.
LA DIRETTA DA SALA D’ERCOLE
FINE DELLA DIRETTA
15:10 – Il presidente di Sala d’Ercole, Nuccio Di Paola, sospende la seduta che proseguirà lunedì alle 11:30 con gli altri interventi e la replica del governo.
15:00 – Sul podio di Sala d’Ercole sale Mario Giambona (Pd): “Schifani racconta una realtà che non esiste – dice -. Sulla sanità il quadro dipinto da Agenas per la Sicilia è impietoso e il governatore sulle nomine ha un atteggiamento gattopardesco: vara una riforma ma al tempo stesso incassa il via libera ad una designazione secondo la vecchia logica di spartizione”. E ancora, sulla manovra “che non affronta neanche uno dei tanti nodi della Sicilia”: “Un testo di 134 articoli fuori luogo, che non dà risposte su nulla, a cominciare dalla crisi degli enti locali e dal problema dei servizi non erogati ai cittadini”.
14:42 – Valentina Chinnici, deputata del Pd, invita a “snellire la manovra e andare al cuore dei problemi”. “Come Pd abbiamo presentato una ventina di emendamenti per una manovra che renderebbero il testo più efficace e serio. Schifani ci accusa di fare solo chiacchiere e polemiche ma non è così”. La parlamentare dem poi tocca il nodo dell’aumento delle ore lavorative per gli ex precari degli enti locali: “Non si tratta di affezione della sinistra al tema del precariato affezione della sinistra per i precari, c’è l’esigenza ben precisa di far funzionare questi enti che al momento vivono una grossa difficoltà nell’erogazione dei servizi ai cittadini”.
14:25 – Per il Movimento 5 stelle prende la parola Roberta Schillaci: “La manovra non risolve i problemi più critici della Sicilia e dei siciliani. Abbiamo assistito all’assalto alla diligenza”. Ad ascoltare in aula c’è l’assessore Dagnino: “Assessore, non bastano gli incentivi alle imprese pe risollevare il sistema economico. Serve meno burocrazia, serve digitalizzare i processi”.
14:14 – A Sala d’Ercole è il turno di Ismaele La Vardera (Controcorrente): “Siamo di fronte alla miopia totale – dice -. Una manovra delle lobby, che guarda agli interessi di pochi e circoscritti gruppi politici”. Poi l’affondo: “Usate le leggi non per aiutare i siciliani ma gli amici”. Poi La Vardera annuncia: “Abbiamo studiato per bene questo testo-monstre. Su 134 articoli abbiamo scoperto 62 norme ‘ad personam'”.
14:00 – Prende la parola il deputato del Partito democratico Dario Safina e anche lui batte sul tasto dei comuni: “Come è possibile che in un momento di aumento delle risorse a disposizione non vengano aumentati i fondi per gli enti locali?”. E ancora: “Per voi la legge di stabilità è spartizione – rivolgendosi a Dagnino -. Noi non siamo le forze del ‘no’, siamo forze politiche responsabili ce vorrebbero dare un indirizzo alla Sicilia”. Secondo Safina la manovra “va ripensata in Aula, e non nei caminetti del centrodestra, con uno spirito costruttivo”.
13:40 – De Luca poi torna sull’incontro avuto con il governatore Renato Schifani ed il suo staff. “Per questo siamo rimasti in commissione Bilancio a fronte della scelta fatta dagli altri partiti d’opposizione di abbandonare i lavori”, spiega. “Siamo rimasti e abbiamo ottenuto il via libera a molti nostri emendamenti – ancora il capogruppo Scn -. Noi siamo forza d’opposizione ma siamo pronti a dar eil nostro contributo per migliorare il testo”. E infine, rivolgendosi a Dagnino, De Luca conclude: “Ha assunto determinati impegni in commissione Bilancio. Per quanto riguarda gli emendamenti Scn, se prevarrà la logica della ‘faida’ da parte del centrodestra saremo pronti a giocarci la partita”.
13:34 – “Bisogna irrobustire il sistema degli enti locali, perché una Sicilia bella e attrattiva non può che essere garantita ‘dal basso'”, le prime parole di De Luca. “Per questo – aggiunge il capogruppo Scn – non accettiamo un sistema ‘Palermocentrico’ di gestione della Sicilia”. Il sindaco di Taormina ha poi posto l’accento sul grido d’allarme lanciato oggi da Anci Sicilia sui bilanci dei Comuni: “Il sistema delle autonomie locali della Sicilia versa in uno stato di coma profondo. Su 391 comuni – prosegue -, 78 sono in dissesto e 40 in piano di riequilibrio”. De Luca ha quindi ‘rimproverato’ il governo per avere messo a punto la legge di stabilità “senza un confronto con Anci che anche oggi – ha aggiunto – ha evidenziato per l’ennesima volta lo stato di disagio dei comuni”.
13:00 – Il primo a parlare è il capogruppo di Sud chiama nord Cateno De Luca. In Aula per il governo l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino.

