26 Gennaio 2023, 12:52
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PALERMO – Finanziaria a rilento all’Ars. La commissione Bilancio è andata avanti fino all’una di notte, approvando però soltanto i primi due articoli del disegno di legge proposto dal governo e modificato in corso d’opera dalla giunta Schifani, e oggi tornerà a riunirsi. Una nota diffusa in piena notte dal movimento cinque stelle attacca l’Esecutivo (“sono in totale confusione”), ma l’assessore all’Economia Marco Falcone, ieri impegnato nel dialogo con le opposizioni ma con un occhio anche agli equilibri interni di maggioranza, rassicura sul calendario: “L’esame della legge di stabilità procede nei tempi concordati con l’Aula, mantenendo costanti le verifiche sulla legittimità delle norme e sulle necessarie coperture, con un concreto ascolto delle sollecitazioni che arrivano dalle opposizioni”.
Il riferimento è proprio alle critiche arrivate dal Movimento cinque stelle, che ha chiesto “chiarezza” a Falcone in merito ai fondi che possono essere appostati nella Finanziaria con capacità di spesa immediata “per varare subito misure di sostegno allo sviluppo e alle famiglie. Il capogruppo Antonio De Luca e il rappresentante dei pentastellati in commissione, Nuccio Di Paola, chiedono lumi sui fondi europei non spesi dal governo Musumeci “e che oggi potrebbero essere impegnati”, ma anche” su quanto c’è da programmare per il futuro”. Falcone, che ieri ha insistito per l’avvio dei lavori in commissione nonostante fosse stato annunciato il rinvio, sorride davanti all’ok per i primi due articoli. L’assessore all’Economia annuncia le novità della Finanziaria riguardanti le erogazioni dei fondi di parte corrente. “Entro il 31 maggio saranno liquidate ai Comuni tre trimestralità sulle quattro dovute, una consistente iniezione di risorse indispensabili a garantire i servizi ai cittadini”, dice ma sul punto c’è l’opposizione di Cateno De Luca: “Vogliamo garantire certezza ai trasferimenti prevedendo lo stesso stanziamento di risorse nel triennio 2023-2025, garantendo così ai Comuni la possibilità di programmare le spese su base pluriennale”. E ancora: “Abbiamo anche proposto che le risorse stanziate siano erogate e garantite entro l’esercizio finanziario in cui si è autorizzata la spesa. Il governo e la maggioranza hanno però deciso che gli stanziamenti vengano effettuati per tre quarti del loro importo in un’unica soluzione, e l’ultima rata l’anno successivo, entro il 28 febbraio”.
Il Pd resta alla finestra: ieri Fabio Venezia ha registrato la disponibilità del governo ad accogliere i suggerimenti “di buonsenso” delle opposizioni. “Staremo a vedere, abbiamo presentato i nostri emendamenti per dare un contributo”. Duro, invece, De Luca, costretto a interrompere una diretta Facebook ieri pomeriggio perché chiamato in fretta e furia dal presidente della commissione, Dario Daidone, a partecipare alla seduta sulla Finanziaria. “Per tutto il pomeriggio in attesa che risolvessero i loro problemi, poi il rinvio ma infine siamo stati costretti a tornare”, ha tuonato al termine di una giornata nella quale non erano mancati i duelli con Falcone. Questa mattina da parte dell’ex sindaco di Messina un post che promette battaglia: “Non c’è cosa peggiore della tracotanza e della provocazione di una maggioranza priva di idee ma assetata di marchette”.
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26 Gennaio 2023, 12:52