PALERMO – L’aula le suona ancora alla maggioranza. Il governo Musumeci impallinato ancora dal voto segreto dei franchi tiratori. Con 25 voti a favore (e 12 contrari), l’Ars ha approvato un emendamento soppressivo del Pd, che ha cassato l’articolo 10 del ddl stabilità, che assegnava 3,4 milioni di euro per eventi e iniziative turistiche.
L’assessore Manlio Messina difende la norma, dando la disponibilità ad accogliere emendamenti. Il Pd tira dritto sul soppressivo chiedendo il voto segreto: la maggioranza colleziona un nuovo ko e le opposizioni gongolano “La Finanziaria va avanti con un grande assente: la maggioranza del governo Musumeci”, commenta a caldo il segretario del Pd Anthony Barbagallo. Sintomatica dell’aria che si respira in aula la risposta piccata che l’assessore Armao riserva al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che aveva riportato all’aula la decisione del collega di stralciare le norme dell’Espi così come avevano concordato prima dell’inizio della seduta. “Confermo, anche perché io le cose che dico non me le rimangio”, dice Armao facendo un riferimento nemmeno tanto velato all’ormai celebre intervista di Miccichè su La Stampa. E siamo soltanto all’inizio di una giornata che per il governo non promette bene.
L’esecutivo infatti va sotto ancora quando un sub-emendamento a firma Pd e M5S all’articolo 12 che azzera i capitoli dei patrocini onerosi del turismo (come le sagre) sostando le somme (circa 2 milioni di euro) sui finanziamenti ai comuni totalizza ben 31 voti favorevoli e 11 contrari. Numeri (negativi) da record.