– Troppe le vertenze ancora aperte in tutti i comparti produttivi, dal settore auto alla cantieristica, dal materiale rotabile all’informatica. E la Fiom Cgil di Palermo, se non dovessero arrivare risposte dagli incontri e dalle iniziative in programma nei prossimi giorni, annuncia la linea dura: uno sciopero generale dei metalmeccanici “Se al culmine delle iniziative indette unitariamente a Termini Imerese a sostegno della vertenza Fiat e delle fabbriche dell’indotto, con la manifestazione del 14, e dello sciopero previsto per il 10 dicembre del gruppo Fincantieri, non dovessero arrivare risposte positive, e’ indifferibile la programmazione assieme alle altre organizzazioni sindacali Fim e Uilm dello sciopero generale dei lavoratori Metalmeccanici della provincia di Palermo“, dice il segretario della Fiom Cgil di Plamero Francesco Piastra, che fa riferimento anche alle numerose vertenze aperte in tutti i comparti “che senza una soluzione rischiano di lasciare nella provincia di Palermo il deserto industriale. Quest e’ il mandato ricevuto dal comitato direttivo della Fiom di Palermo. Gli scioperi si proclamano con i lavoratori e gli organismi direttivi. Non condivido gli scioperi annunciati sui giornali al di fuori di ogni rapporto con i lavoratori e gli organismi dirigenti”. A pesare sulla decisione di scioperare saranno anche i risultati dell’incontro che si terra’ a Roma il 14 dicembre con il ministro Scajola e quello del 21 o il 22 dicembre con il governo e con l’a.d. della Fiat.
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