AGRIGENTO – “Il pronto soccorso del San Giovanni di Dio ad Agrigento non è adeguato a fronteggiare le emergenze e sono disattese le linee guida fissate negli standard Jci adottate per tutti i pronto soccorso”. Lo afferma il presidente del gruppo parlamentare Udc e componente della commissione Sanità dell’Ars, Lillo Firetto, che ha inviato una lettera all’assessore regionale per la Salute chiedendo di “rimuovere le inaccettabili condizioni dell’area di emergenza dell’ospedale in cui troppo spesso viene fatto ricorso a consulenze specialistiche di altri reparti con grave e rischioso ritardo nelle diagnosi”.
“A fronte di 60 mila accessi gestiti nel 2013, l’area di emergenza non ha il minimo delle dotazioni previste dalle linee guida della società Scientifica – scrive Firetto. – Gli operatori hanno un solo elettrocardiografo, obsoleto e periodicamente guasto, da condividere tra le salette di visita e quella dei Codici rossi”. “Vi sono due sfigmomanometri ormai superati; – osserva – un altro elettrocardiografo in uso, ancora più vetusto, è invece collocato nell’astanteria. Le salette del pronto soccorso sono prive di apparecchio per l’emogasanalisi; mancano i saturimetri ed ogni medico utilizza lo strumento personale. Manca l’ecografo portatile per l’ecografia fast-track, munito di monitor per i pazienti con alterazioni del ritmo cardiaco e, situazione paradossale, manca lo sterilizzatore per i ferri chirurgici, che è guasto da oltre due anni”.