Bufera giudiziaria sulla rete idrica |Indagato l’assessore Fiume - Live Sicilia

Bufera giudiziaria sulla rete idrica |Indagato l’assessore Fiume

“Sono sereno – dichiara Claudio Fiume - non solo per la mia estraneità ai fatti, ma anche per l’assoluta carenza di requisiti oggettivi e soggettivi per la configurazione del reato ipotizzato”.

Fiumefreddo
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FIUMEFREDDO DI SICILIA. La rete idrica di Fiumefreddo di Sicilia torna ancora una volta al centro di un’inchiesta della Procura di Catania. Ad essere coinvolti questa volta sono l’assessore ai Lavori Pubblici Claudio Fiume e il funzionario comunale Salvatore Leonardi, raggiunti nei giorni scorsi da due avvisi di garanzia per abuso d’ufficio in concorso. Dall’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Riposto e coordinata dal sostituto procuratore Giovannella Scaminaci, sarebbero emerse irregolarità nelle procedure di affidamento di alcuni interventi compiuti alla rete idrica di via Liberto e di Contrada San Biagio, quest’ultima al confine tra Fiumefreddo e Calatabiano.

Secondo l’accusa Salvatore Leonardi con la determina del luglio del 2012, con la quale furono impegnati poco più di 35mila euro per la realizzazione di alcuni lavori in economia, avrebbe violato le norme contenute nel codice degli appalti. Stando al progetto, acquisito dai finanzieri, non sarebbero stati eseguiti infatti interventi di manutenzione o di riparazione urgente, tali da giustificare il mancato ricorso a procedure ordinarie di affidamento, ma lavori di sostituzione e collocazione di nuove tubature per aumentare il volume idrico e per lo sviluppo di un’opera ex novo. Lavori per i quali, secondo l’accusa, si sarebbe dovuto procedere con una gara d’appalto. Non solo. Tali interventi sarebbero stati predisposti, secondo l’accusa, per procurare un ingiusto vantaggio all’assessore Claudio Fiume. I lavori di fatto avrebbero agevolato in larga parte non utenti di Fiumefreddo di Sicilia ma di Calatabiano, comune nel quale l’assessore gestirebbe, tramite la propria compagna, un agriturismo in via San Biagio. Grazie a quegli interventi, tra le ipotesi dell’accusa, la struttura avrebbe usufruito non solo di un nuovo impianto idrico ma anche di un contratto che, come previsto per i residenti di Fiumefreddo, consente un approvvigionamento illimitato di acqua, a fronte di un canone annuo fisso di circa 100 euro.

Claudio Fiume è indagato per abuso d’ufficio in concorso nella qualità di istigatore e beneficiario della condotta. Ma l’assessore Fiume sottolinea come l’area in questione, ricadente al confine tra i due comuni ionici, non sarebbe mai stata allacciata alla rete idrica di Calatabiano, che si fermerebbe alla frazione di Lapide Pasteria. I residenti e le strutture ricadenti in Contrada San Biagio sarebbero da sempre allacciati alla rete idrica di Fiumefreddo di Sicilia, grazie ad un nulla osta rilasciato dal comune di Calatabiano. I due contratti stipulati, uno per la propria abitazione privata e l’altro per l’agriturismo, non sarebbero recenti ma risalirebbero il primo al 2001 e il secondo al 2005.

Si dice certo di dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati l’assessore del comune ionico. “Da pubblico amministratore sono lieto di questa indagine – dichiara Claudio Fiume – perché sono assolutamente sereno, non solo per la mia estraneità ai fatti, di cui sono certo, ma anche per l’assoluta carenza di requisiti oggettivi e soggettivi per la configurazione del reato ipotizzato. Sono pertanto convinto che il pubblico ministero incaricato – prosegue l’assessore ai Lavori Pubblici – alla luce della sua esperienza e sulla scorta della copiosa documentazione da me prodotta, sarà in grado di fare le giuste valutazioni”.

L’assessore, che ha già chiesto al sostituto procuratore Giovannella Scaminaci di essere sentito, interviene anche sulla denuncia che ha dato il via alle indagini. “L’esposto anonimo – dichiara Claudio Fiume – rappresenta il classico, quanto becero sistema di fare politica quando non si ha la capacità di farla nelle sedi istituzionali, tentando così di demandare alla magistratura le proprie evidenti carenze”. Fiume ribadisce la propria serenità e si dice pronto, in ogni caso, ad agire con coerenza. “Non ho difficoltà a chiedere, qualora si dovesse giungere al rinvio a giudizio – conclude l’assessore – la costituzione di parte civile anche in mio danno”.

Anche Salvatore Leonardi si dice sereno e sicuro della correttezza del proprio operato. “Ho depositato, attraverso il mio legale di fiducia Michele Pansera – dichiara il funzionario comunale – una memoria difensiva e l’intera documentazione che prova oltre ogni dubbio la corretta applicazione delle norme sui contratti e la regolarità tecnica ed amministrativa per il lavoro di semplice ed urgente manutenzione della rete idrica oggetto delle indagini”.


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