PALERMO- Il garante dei detenuti Salvo Fleres, che aveva denunciato l’assenteismo diffuso nei suoi uffici, non ci sta e dopo la dichiarazioni del dirigente generale dello stesso ufficio del Garante, Lino Buscemi, che, oltre a fare i conti in tasca al proprio superiore, lo ha esortato a non elargire lezioni di moralismo in quanto vicino al senatore Dell’Utri, risponde per le rime. “Prima di procedere con l’esposto alla Guardia di Finanza – dice il senatore di Grande Sud – ho cercato di far presente quanto accadeva, che non riguardava solo l’assenteismo, alla Regione, affinché si potessero prendere provvedimenti, ma invano. Il dottor Buscemi dice molte inesattezze. Anzitutto le carceri a cui fa riferimento non sono 28, ma 31. Voglio anche precisare che ho rifiutato il compenso e dimezzato i costi dell’intero ufficio, al contrario di quanto sostiene il dirigente, il quale tuttavia ha sempre potuto beneficiare del suo lauto compenso”.
Salvo Fleres ha poi voluto puntualizzare sui motivi che lo hanno spinto ad aprire quest’indagine interna e su come siano venuti a galla i disservizi presso l’ufficio del Garante dei detenuti. “Ho avviato l’indagine – continua Fleres – in seguito alle molte segnalazioni ricevute sia da parte dei parenti dei reclusi, che lamentavano di trovare sempre più spesso deserto l’ufficio, che da parte di altri dipendenti regionali, indispettiti per il poco lavoro dei colleghi. Intanto ho anche ricevuto lettere dal tono minaccioso, in quanto i carcerati è me che conoscono e con me se la prendono se subiscono dei disservizi, ma io non intendo caricarmi di responsabilità che non sono mie”.