Fondazione Taormina Arte: “Meno privati, la svolta nella nuova stagione” - Live Sicilia

Fondazione Taormina Arte: “Meno privati, la svolta nella nuova stagione”

La sovrintendente Ester Bonafede annuncia molte delle novità in cantiere.

TAORMINA (ME) – Da ente pubblico che, prevalentemente, acquistava da “privati” gli eventi per organizzare le stagioni artistiche, a volano per la produzione di cultura. Ester Bonafede annuncia il nuovo corso della Fondazione Taormina Arte a pochi giorni dal nuovo Cda.


Partiamo dal suo insediamento, avvenuto un anno fa. Come ha trovato la Fondazione e quali obiettivi ha raggiunto?
“Il mio obiettivo è ricostruire e rilanciare il progetto artistico della Fondazione. Sono partita da una situazione di vantaggio dettata dal fatto di guidare un’istituzione storica che può contare su uno staff fatto da persone che danno anima e corpo ogni giorno. A questo si aggiunge una nuova sinergia con l’assessorato guidato da Elvira Amata e la presidenza della Regione”.


Tra contratti risolti e collaborazioni nuove, la sua gestione sembra avere una impronta di rottura rispetto al passato.
“Con tutto il rispetto per i miei predecessori, la Fondazione doveva recuperare la sua missione istitutiva cioè produrre cultura e non ospitare solamente eventi esterni. Soltanto a giugno 2022 il comitato Taormina Arte è diventato Fondazione e ha percorso tutti i passaggi di legge fino alla nomina di due giorni fa del consiglio di amministrazione”.


Come influirà questa nuova governance nelle scelte strategiche della Fondazione?

“La governance è fondamentale, è l’architettura sulla quale si basa la crescita della fondazione, concedendo alla stessa l’opportunità di programmare a breve e lunga gittata”.


Come sarà la nuova stagione della Fondazione?
“Io e il direttore artistico Beatrice Venezi, tra le poche donne al mondo a dirigere orchestre a livello internazionale, sottoporremo a breve il bilancio che descrive gli investimenti per la prossima stagione artistica. Stagione che abbiamo delineato tenendo conto dell’obiettivo fondamentale (che negli anni passati non è stato perseguito) che la Fondazione deve produrre gli eventi, così da manifestare il proprio progetto culturale. Negli anni passati ha ospitato eventi prodotti da altri, avendo solo il ruolo di soggetto ospitante”.


Le risorse a disposizione per la prossima stagione, che vengono esclusivamente dalla Regione Siciliana, come saranno spese?
“Come anticipato quest’anno il progetto artistico è pensato e prodotto dalla Fondazione.
La macchina organizzativa è già avviata, ma non posso anticipare nulla, racconteremo tutto alla conferenza stampa”.


Qualcosa però ha già anticipato, e le sue dichiarazioni hanno scatenato reazioni forti.

“Alle polemiche suggerisco di aspettare e di valutare gli esiti del lavoro della nuova governance. Per quanto riguarda la linea artistica è giusto prendersi le proprie responsabilità. Sono abituata a farlo, fa parte del mio ruolo. La sfida della prossima stagione è accogliere un pubblico numeroso, cosa che l’anno scorso non è accaduta. Vogliamo lanciare un messaggio positivo, e desidero utilizzare questa parola nel suo significato etimologico ovvero l’opposto di negativo. Inoltre ritengo che un ring ristretto non sia il futuro di qualunque manifestazione artistica. La cultura è tale se raggiunge tanti”.


Quali saranno le linee della nuova produzione?
“Abbiamo, io e il direttore artistico, deciso di dare un tema al Taormina film festival, lo abbiamo già condiviso con l’assessore Elvira Amata, e posso anticipare ai lettori del vostro giornale: il tema sarà la commedia, non solo italiana. Si preannuncia quindi un festival pop, popolare, che tiene rotta con la commedia e prova a coinvolgere un pubblico ampio. Vogliamo valorizzare il senso dell’ironia del popolo italiano. Ci sono tanti festival di nicchia e noi vogliamo trovare la nostra identità, originale e chiara. Vogliamo essere una fondazione aperta alle nuove generazioni e ci adopereremo affinché il film festival diventi un luogo di incontro per i giovani. Quest’anno, poi, ospitiamo la consegna dei nastri d’argento e siamo felici che il premio vada al film di Roberto Andò La stranezza”.


Il direttore artistico del Film festival, che ancora non è stato nominato, o forse solo non ancora comunicato, sarà in linea con queste sue dichiarazioni?
“Parliamo di una persona di alto spessore, aspettiamo la conferenza stampa. Nel frattempo con Beatrice Venezi siamo in perfetta sintonia e questo ci consentirà di lavorare bene, abbiamo in mente un grande progetto. La stagione da lei proposta la condivido al 100%”.


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