Soldi a Comuni, forestali ed enti | Cosa prevede il testo approvato - Live Sicilia

Soldi a Comuni, forestali ed enti | Cosa prevede il testo approvato

Una ‘manovrina’ da 71 milioni 444 mila e 469 euro composta inizialmente da 15 articoli.

LA SCHEDA sulle variazioni di bilancio
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PALERMO – Con 39 voti favorevoli, 15 contrari e 9 astenuti, l’Assemblea regionale siciliana ha approvato le variazioni di Bilancio. Una ‘manovrina’ da 71 milioni 444 mila e 469 euro composta inizialmente da 15 articoli. Nove, però, sono stati stralciati dalla presidenza dell’Ars e ‘racchiusi’ in una nuova legge, che sarà discussa a Sala d’Ercole a partire da domani. Le norme, infatti, secondo la presidenza non erano attinenti alla materia delle variazioni di Bilancio. Il testo della manovra, così, è stato alleggerito e – come lo definisce l’assessore all’Economia Luca Bianchi – reso “più asciutto”.

Ecco cosa prevedono gli articoli approvati.
I primi due articoli, di fatto, ratificano l’importo della manovra (71.444.469 milioni di euro) e ‘sottraggono’ 222.000 euro alle spese per iniziative di carattere culturale, artistico e scientifico destinati inizialmente all’assessorato guidato da Mariarita Sgarlata.

L’articolo 3, “Incremento del fondo per le autonomie locali”, prevede lo stanziamento di 39.055.469 milioni di euro divisi tra fondi per le province regionali (15.555.469 milioni sui 12 inizialmente previsti prima che il testo arrivasse in commissione Bilancio all’Ars) e per i comuni, che verranno ripartiti, però, in conferenza Regione-Autonomie locali.

L’articolo 5 stanzia le somme per il corpo forestale della Regione. Ventuno milioni per il personale, e cioè per il pagamento degli stipendi, e i restanti 3.680 euro vengono destinati, invece, per la prosecuzione delle attività: attrezzature eccetera.

L’articolo 6 è stato uno dei più discussi, e riguarda i contributi agli enti, che dovranno comunque partecipare al bando regionale per ottenere il finanziamento. Il fantasma della Tabella H aleggia sempre a Palazzo dei Normanni, ma stavolta i fondi previsti sono stati ridotti di molto rispetto a quelli inizialmente previsti dal governo regionale. Si parlava di dieci milioni, poi in commissione è arrivato un testo con 8,9 milioni di euro. Questi, a loro volta, sono stati ridotti a 6 milioni e 639 mila, diventati circa 6 milioni in virtù dei 404 mila euro spostati sul capitolo dei fondi globali che servono per finanziare nuove iniziative legislative. Alla fine, quindi, l’articolo è stato approvato con un solo emendamento – primo firmatario il deputato Pd Giuseppe Arancio – che stanzia 500 mila euro per il reddito minimo di inserimento per circa 2.000 persone nelle province di Caltanissetta, Enna e un’area del Catanese.

Un milione di euro, poi, è stato previsto per il finanziamento delle borse di studio in medicina, dopo che il governo ha ritirato l’emendamento che avrebbe alleggerito il fondo di circa 700 mila euro per aggiungerli ai contributi agli enti. Alla fine la cifra stabilita dall’aticolo 7, però, non è stata intaccata, e lo stanziamento di 1 milione è rimasto intatto.

Poi l’articolo 8: “variazioni di Bilancio”, che stabilisce la ripartizione dei finanziamenti. All’assessorato al Territorio e Ambiente vanno 1 milione e 900 mila euro chiesti per il pagamento del personale , 350 mila euro sono previsti per l’Istituto di incremento ippico per la Sicilia, 900 mila per l’istituto Zootecnico, 500 mila per i sei Consorzi di ricerca e 100 mila per il Corfilac, e 500 mila euro sono stanziati per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Infine l’articolo 10, che legittima la copertura finanziaria. Gli oltre 71 milioni, in pratica, derivano dal contributo dello Stato fatto alla Regione per aver liberato spazi finanziari con la firma del patto di stabilità verticale tra comuni e province, avvenuta qualche mese fa.

Da domani si passerà, invece, alla discussione del disegno di legge che comprende tutte le norme stralciate dal testo iniziale delle variazioni, tra cui quella sulle proroghe ai contratti di alcuni lavoratori, come i 44 co.co.co dell’assessorato Ambiente e Territorio o gli 8 precari del Parco dei Nebrodi. Ma adesso, la vera sfida per il governo sarà riuscire a presentare in tempo la nuova legge di Bilancio. La scadenza è il 31 dicembre.


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