Formazione, enti e lavoratori | "Un nuovo bando? Non va bene" - Live Sicilia

Formazione, enti e lavoratori | “Un nuovo bando? Non va bene”

Le associazioni Anfop, Asef e Assofor e l'Unione dei lavoratori liberi: "Tempi troppo lunghi".

La nota
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Riceviamo e pubblichiamo una nota delle associazioni di enti di Formazione ANFOP Sicilia (a firma Gabriele Albergoni),ASEF (Benedetto Scuderi) e ASSOFOR (Antonio Oliveri). A seguire, la nota dell’Unione lavoratori liberi della Formazione professionale.

Il bando, così come prospettato in data odierna alla stampa, non va bene. La prima versione dell’avviso 3 è uscita nel lontano agosto 2014, ciò significa che se la trattativa dovesse saltare, l’avviso sarà revocato e a distanza di un anno ci ritroveremo con un nulla di fatto e più di 4000 lavoratori licenziati.

A questo punto ci chiediamo, quanti mesi ci vorranno per fare un nuovo bando? Tra stesura e approvazione dell’avviso, presentazione dei nuovi progetti, istruttoria, valutazione di merito, pubblicazione graduatorie provvisorie, eventuali osservazioni, graduatorie definitive ed in fine i decreti di avvio attività, noi riteniamo non meno di 6 mesi. In questi altri mesi gli enti che faranno? Probabilmente non potranno fare altro che licenziare tutto il proprio personale.

L’amministrazione Regionale ha il dovere di sanare immediatamente l’empasse che si è venuto a creare. Il contenuto dell’ordinanza deve far riflettere tutte le parti sociali e negoziali sull’impostazione e le condizioni per la quantificazione e qualificazione dei soggetti gestori, pena la perdita di 160 milioni stanziati dall’Unione Europea.

Alla luce di quanto rappresentato e stante la gravissima situazione in cui versa il settore della formazione professionale, i circa 130 Enti, rappresentati da queste organizzazioni datoriali, manifestano disponibilità ad aprire un serio tavolo di confronto con l’assessore Bruno Marziano, per trovare immediate soluzioni.

Fin da subito dichiariamo interesse sociale ad una nuova fase: non abbiamo paura del cambiamento, ma solo del tempo ormai scaduto. Il nuovo Avviso deve basarsi su criteri di TRASPARENZA, CONCORRENZA E COMPETITIVITA’.

Occorre prendere spunto dalla parte migliore del Catalogo dell’offerta Formativa attuato tramite il Programma Garanzia Giovani. La Regione Siciliana, infatti, può celermente aggiornare ed implementare il Catalogo preesistente e gli Enti, entro 20 giorni, manifestare interesse ad attivare i corsi previsti. Questo strumento, per altro utilizzato ormai in tutte le altre Regioni d’Italia, consentirebbe di abbattere nettamente i tempi di avvio attività e di offrire una proposta formativa omogenea in relazione alle qualifiche. Gli Enti che avranno bisogno di assumere docenti e personale ausiliario, potrannop farlo attingendo prioritariamente dall’Albo regionale. Questa proposta mira a snellire le procedure consentendo l’avvio dei corsi, forse anche prima dello stesso Avviso 3.

La nota dell’Unione lavoratori liberi della Formazione professionale

In questi giorni stiamo assistendo al naufragio dell’Avviso 3, strumento che avrebbe consentito a migliaia di operatori della Formazione Professionale siciliana di ritornare al lavoro e a decine di migliaia di giovani e meno giovani disoccupati siciliani di potere acquisire competenze per l’inserimento e/o il reinserimento nel mondo del lavoro. Purtroppo è ormai quasi certo il ritiro, quindi si cercano soluzioni alternative per poter dare avvio alla nuova attività formativa per poter dare ristoro, quindi, alla immensa platea di uomini e donne, lavoratori e utenti, che aspettano con impazienza ormai da svariati mesi risposte per il proprio futuro.
A tal riguardo Unione lavoratori Liberi, dopo attenta riflessione e analisi delle soluzioni ad oggi prospettate, ritiene che l’obiettivo principale, in questo momento, sia la celerità dell’eventuale soluzione, considerata l’impossibilità allo stato attuale di non poter attingere a nessuna forma di ammortizzazione sociale (fondo di garanzia, cigd, fis ecc.).
Ci preoccupa notevolmente l’ipotesi del ritiro dell’avviso 3 e la riproposizione di un nuovo avviso che richiederebbe tempi lunghissimi, conoscendo quelli della burocrazia regionale, che non sono esattamente i tempi della burocrazia elvetica.
Non riteniamo legalmente percorribile la possibile proroga dell’ormai estinto avviso 20, quindi per evitare i sicuri licenziamenti, che da qui a qualche settimana cominceranno a fioccare, crediamo che la soluzione più veloce per consentire in tempi brevissimi, al massimo 2 mesi, l’avvio delle attività sia la proposizione della formazione a catalogo cosi come già fatto con Garanzia Giovani ma con la differenza determinante relativa alla modalità di erogazione degli acconti per il pagamento del servizio. In merito, immaginiamo che sia più funzionale per le legittime aspettative della retribuzione dei lavoratori l’utilizzo del sistema previsto dal vademecum fse e quindi l’erogazione degli acconti pari al 50% all’avvio delle attività progettuale, 30% all’avvio delle attività d’aula e il 20% a rendicontazione finale.
Questa soluzione, dettata dalla situazione contingente, benché non la riteniamo la migliore in assoluto, pensiamo sia l’unica che possa consentire al settore di rimanere in vita in attesa dell’ormai famigerata riforma che deve necessariamente puntare ad una stabilizzazione dell’intero comparto ormai allo stremo da continue attese, da stipendi persi, da indennità di cigd, contratti di solidarietà, fis, che non arrivano mai!!!!!
Chiediamo, quindi, all’assessore Bruno Marziano di prendere in considerazione tale ipotesi per scongiurare le ormai imminenti lettere di licenziamento che annienteranno totalmente e definitivamente l’intero settore della Formazione Professionale
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