Formazione ed extrabudget | Interrogatorio fiume per la Corsello - Live Sicilia

Formazione ed extrabudget | Interrogatorio fiume per la Corsello

Il dirigente regionale Anna Rosa Corsello

Nei giorni scorsi l'ex dirigente generale del dipartimento regionale della Formazione professionale, oggi al Lavoro, ha risposto per sette ore alle domande dei pubblici ministeri di Palermo. Nel mirino le compensazioni che sono già costate la stangata della Corte dei conti per politici e burocrati.

PALERMO – L’inchiesta sugli extrabudget è tutt’altro che chiusa. Lo dimostra il nuovo interrogatorio fiume di Anna Rossa Corsello. Nei giorni scorsi l’ex dirigente generale del dipartimento regionale della Formazione professionale, oggi al Lavoro, ha risposto per sette ore alle domande dei pubblici ministeri Luca Battinieri e Piero Padova. È indagata per abuso d’ufficio.

L’inchiesta è partita dalle denunce dei responsabili degli enti di formazione. Al centro dell’indagine ci sono i cosiddetti extrabudget della Formazione. Negli anni passati era abitudine concedere agli enti di Formazione le cosiddette “integrazioni”. Somme che si aggiungevano a quelle previste inizialmente dal Piano dell’offerta formativa regionale. Quelle “integrazioni”, però, come ha sottolineato recentemente la Corte dei conti, sono illegittime. La stangata contabile è ormai definitiva. La condanna più pesante è arrivata per il segretario generale Patrizia Monterosso che dovrà restituire alla Regione quasi 1,3 milioni di euro. Condannati pure gli ex assessori Santi Formica (dovrà restituire 379 mila euro), Luigi Gentile (224 mila euro), la dirigente Alessandra Russo (378 mila euro), Maria Carmela Di Bartolo (474 mila euro) e l’ex dirigente del servizio Rendicontazione, Nino Emanuele (365 mila euro).

Nelle more della sentenza la Regione aveva avviato le “compensazioni”. La Corsello aveva bloccato i finanziamenti dell’Avviso 20 a diversi enti di formazione per recuperare gli extrabudget degli anni precedenti. Un recupero che avrebbe potuto fare venire meno il danno erariale. Solo che alcuni enti si erano opposti costituendosi in giudizio. E sono stati gli stessi enti che si sono ribellati alla compensazione a denunciare la faccenda alla Procura della Repubblica. I finanzieri, però, si erano già mossi.

E’ nata l’inchiesta che ha portato all’iscrizione della Corsello. L’anno scorso c’era stato un primo interrogatorio. Non è evidentemente bastato visto che il pm ha di nuovo convocato il dirigente che aveva già cercato di dimostrare di avere agito rispettando le regole e salvaguardando l’interesse della Regione siciliana: “Il recupero delle somme andava fatto. Se la Regione deve ricevere soldi come si può pensare di erogarne altri? Altrimenti saremmo stati in presenza di un danno erariale”. Prima di avviare le compensazioni era stato chiesto pure un parere all’avvocatura. Ed era arrivato il via libera all’operazione.

 


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