PALERMO – Si infiamma ancora di più il clima nel settore della formazione professionale. Dopo lo sciopero di lunedì scorso, di fronte la sede dell’assemblea regionale, questa mattina, la Flc e la Cgil hanno organizzato sit- in e presidi davanti tutte le prefetture dell’isola. La situazione dell’intero settore della Formazione in ogni sua filiera, infatti, peggiora di giorno in giorno. Dall’Istruzione e Formazione professionale agli Sportelli multifunzionali, dai dipendenti del Cefop ai lavoratori che operano nell’Avviso 20/2011. E i formatori sono stanchi e demoralizzati.
Per far fronte alla crisi occupazionale, i lavoratori della formazione professionale, sono scesi in piazza per chiedere ai prefetti di farsi promotori dell’apertura di un tavolo di crisi per il settore che possa dare risposte immediate ai lavoratori, soprattutto sul delicato tema delle restribuzioni. “La situazione è tragica. Ad oggi ci sono colleghi, appartenenti ai vari enti, che devono percepire retribuzioni arretrate di quindici o sedici mensilità. Non si può andare avanti in questo modo – dice Antonia Cascio, reponsbile della segreteria di Flc Cgil Palermo –. Oggi siamo qui per chiedere al prefetto di accogliere le nostre richieste e farsi promotore dell’apertura di un tavolo di crisi per l’individuazione delle emergenze”. Flc e Cgil chiedono a gran voce una riforma dell’intero settore. Pretendono, inoltre, regole ben precise che mettano fine alla precarizzazione delle condizioni dei lavoratori, e che servano a ripristinare l’etica dell’uso delle risorse pubbliche.
I lavoratori della formazione professionale, inoltre, hanno puntato il dito contro il neo assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, ritenuta una “marionetta” nelle mani degli “abili giostrai” di Palazzo d’Orleans. “Riguardo la nomina della signorina Scilabra, effettuata dal presidente Crocetta, ho molto da ridire – conferma Licia Caronia, operatrice dello Sportello multifunzionale di Palermo –. Credo che per fare qualsiasi mestiere ci vogliano delle competenze. Per quanto la nuova nomina sia stata fatta ad una persona giovane, ritengo che in un settore così complesso come quello della Formazione, sarebbe stato più consono nominare una figura con delle conoscenze e delle competenze adeguate. E non credo che Nelli Scilabra sia in grado di gestire l’intero ambito che le è stato affidato”.