PALERMO – I corsi sono finiti ma ancora mancano i pagamenti degli acconti. Protestano i datori di lavoro degli enti di formazione;: anche i tavoli tecnici non hanno portato alla soddisfazione delle richieste. Così le associazioni datoriali si sono unite per scrivere una lettera all’assessore alla Formazione professionale Roberto Lagalla e al capo del dipartimento Salvatore Taormina. Una lettera che è arrivata subito sul tavolo dell’assessore che avrebbe convocato immediatamente una riunione interna per capire come rispondere alle istanze degli enti.
“La quasi totalità degli Enti – denunciano infatti Anfop, Asef, Assofor, Cenfop, Forma, Iform e Federterziario – ha concluso i corsi e nessuno tra questi ha ricevuto il secondo acconto del finanziamento previsto. Avevamo dichiarato in precedenza che la formazione era ripartita sulle nostre spalle, oggi possiamo dire che si è anche conclusa. Perché – concludono – questo settore per un motivo o per altro è sempre destinato alla sofferenza?”.
“Continuiamo – proseguono i datori di lavoro del settore – ad anticipare spese e a fronteggiare debiti, in attesa che le mirabolanti piattaforme informatiche della Regione Siciliana siano in condizione di stare al passo con la realtà e consentano lo sblocco dei pagamenti. Una realtà composta da migliaia di lavoratori che hanno operato per un intero anno portando a conclusione le attività affidate dalla Regione, che di contro ad oggi ha pagato solo il 50% di quanto dovuto e, in alcuni casi, nemmeno quello”.
Ma la denuncia delle associazioni non si occupa solo dei corsi già svolti. “Purtroppo – affermano -, la questione assume tratti ancor più drammatici se si volge lo sguardo al futuro. Infatti, i corsi dell’Avviso 8 sono ancora fermi al palo in attesa di giudizio e numerosi allievi attendono quanto meno la possibilità di iscriversi ai corsi in scorrimento dell’Avviso n.2. Quest’ultimi potrebbero beneficiare di una dotazione finanziaria residuale di circa 10 milioni, ma per assurdo da mesi sono ancora fermi tra i rivoli della burocrazia. Il maggiore rammarico che rappresentiamo – così termina la nota – è che ci sono i fondi per pagare e ci sarebbero anche i corsi, seppure pochi rispetto al fabbisogno, per ripartire a settembre in attesa degli esiti sull’Avviso 8”.