PALERMO – “Siamo consapevoli che il settore della Formazione professionale in Sicilia è rimasto al palo per quattro anni e che occorre ripartire al più presto, ma il governo regionale deve fare di più di quanto sta facendo l’assessorato regionale guidato da Roberto Lagalla, che ha accolto solo in parte le istanze degli enti di formazione”. Lo dicono i deputati regionali del M5S e componenti della commissione Cultura dell’Ars, Giampiero Trizzino, Roberta Schillaci, Nuccio Di Paola e Giovanni Di Caro, riferendosi all’Avviso 2 del 2018, in corso di pubblicazione, che riguarda la costituzione del catalogo regionale dell’offerta formativa e la realizzazione di percorsi formativi mirati al rafforzamento dell’occupabilità in Sicilia.
“Questa sperimentazione non è quella che volevamo, non è coraggiosa – aggiungono i parlamentari – e lascerà fuori molti enti di formazione e operatori del settore. L’offerta formativa non è incentrata sui giovani che, dopo essere stati formati, non troveranno uno sbocco occupazionale”. “Il catalogo proposto non è aggiornato né al passo con i tempi – proseguono – non contempla i nuovi profili professionali richiesti oggi dal mercato del lavoro e non garantisce i livelli occupazionali degli operatori della formazione professionale”. “Rimangono i soliti paletti che impediscono una formazione aperta a tutti – concludono – e rischia di esporre la Regione a una serie di ricorsi, paralizzando, ancora una volta, l’avvio delle attività formazione, danneggiando gli allievi”.