PALERMO – Il Tar ha dato ragione a un altro ente. Obbligando l’assessorato alla Formazione a rivalutare due dei requisiti che hanno dato vita al punteggio nella graduatoria dell’Avviso 8, il bando da 136 milioni di euro, recentemente oggetto di numerosi ricorsi.
Pochi giorni fa, del resto, il dipartimento aveva dovuto rivedere la graduatoria definitiva, cercando di rispondere ad altri rilievi del Tar. I magistrati amministrativi avevano infatti considerato “illogici” alcuni parametri. Il ricalcolo compiuto dall’assessorato, però, non è piaciuto a tanti degli enti che avevano avanzato ricorso e che si preparano a presentarne altri.
Intanto, proprio oggi con una ordinanza, sempre il Tar, come detto, ha dato ragione a un altro ente. Si tratta di “Arti & Mestieri Onlus”, difeso dall’avvocato Armando Buttitta. L’ente, in sostanza, lamentava il fatto di avere ricevuto zero punti per le voci A1 e A2 del bando. La prima, riguarda il rapporto tra corsi conclusi e corsi finanziati. La seconda era relativa al rapporto tra numero di allievi e abbandoni dei corsi.
In entrambe le occasioni, come detto, per l’ente “Arti & mestieri” è stato assegnato un punteggio pari a zero. Nonostante, in realtà, l’associazione avesse presentato, nel proprio “curriculum” in vista della redazione della graduatoria, alcuni corsi tenuti nel contesto di “Garanzia giovani”, un altro dei progetti finalizzati alla formazione.
Per il dipartimento, però, quei corsi non potevano essere presi in considerazione, anche perché, in alcuni casi, questi sarebbero stati svolti al di fuori del periodo preso in considerazione per accedere al punteggio: gli anni tra il 2012 e il 2015. Nel caso di Arti & mestieri, però, secondo l’ente l’assessorato sarebbe incorso in un errore: il finanziamento è giunto nel 2016, nonostante i corsi fossero stati svolti e conclusi in precedenza. Per questo motivo l’assessorato ha negato il punteggio.
Una decisione che per il Tar è da rivedere. E per questo ha concesso all’assessorato alla Formazione alcuni giorni di tempo per provvedere a rivalutare quei parametri, fissando l’udienza per entrare nel merito, al giugno del 2018.
“La situazione oggi – commenta Benedetto Scuderi Presidente dell’associazione Asef, che raccoglie molti di enti di formazione – è imbarazzante visto la enorme quantità di ricorsi presso il Tar di Palermo, data anche dalle udienze dell’8 giugno (quattro in tutto) e del 4 luglio (diciotto). Inoltre – prosegue Scuderi – il fatto che l’amministrazione regionale non abbia rispettato i termini dettati dal Tar per alcune delle passate Ordinanze, pone seri problemi. Tutto ciò presuppone che l’attuale graduatoria ‘definitiva’ – conclude – non lo sia per nulla”.