PALERMO – Quasi 34 milioni di euro sono stati aggiunti dal governo Musumeci per incrementare i contributi assegnati agli enti nel bilancio del 2018. La cifra totale destinata all’Allegato 1 (dove sono finiti anche i finanziamenti di alcuni enti dell’ex Tabella H) passa quindi dagli iniziali 338.716.440 euro a 372.640.644. Contributi che riempiono ben nove pagine di tabelle della Finanziaria con il dettaglio di tutti i finanziamenti, ente per ente, associazione per associazione. E tra le fette più grosse dei fondi aggiunti dal governo di centrodestra spiccano quelle riservate ai teatri siciliani e allo spettacolo e le voci relative alla cosiddetta “propaganda”. Lacrime amare e tagli, invece, per le università siciliane, e per i non vedenti.
Le due voci con i contributi più consistenti sono: i servizi di collegamento con le isole minori, per cui sono stati stanziati 66.500.000 euro, e i trasferimenti per l’attività di assistenza agli alunni con disabilità fisiche o sensoriali, finanziati con 19.150.000 euro. Nel settore trasporti, stanziati anche 6 milioni di euro per gli aeroporti di Trapni-Birgi e Comiso.
Irsap ed Esa
All’Istituto regionale per lo Sviluppo delle Attività produttive, Irsap, il contributo previsto è di poco più di 9 milioni e mezzo di euro. All’Esa, Ente di sviluppo agricolo, vanno 10.881.090 euro. Quasi 4 milioni di euro per l’Istituto regionale della vite e del vino.
Enti in liquidazione e Resais
Aumentano i contributi per la gestione del personale degli enti economici in eterna liquidazione come Azasi, Espi ed Ems: ai 3.084.840 euro previsti nel bilancio del 2018, il governo Musumeci ha aggiunto quasi 300 mila euro; e 1.588.532 euro sono stati aggiunti, invece, ai contributi per la società Resais, che raccoglie i lavoratori degli enti liquidati, portando il contributo complessivo a 6.695.942,78 euro.
Formazione e obbligo scolastico
Ammonta a 24 milioni e mezzo di euro il contributo previsto in Finanziaria per la Formazione professionale, e in particolare per i “percorsi di istruzione e formazione professionale afferenti all’obbligo scolastico”. Ai 15 milioni 750 mila euro di fondi già previsti dal bilancio regionale per il 2018, la giunta Musumeci ha aggiunto, infatti, 8,8 milioni di euro.
Teatri e spettacolo
Dei 34 milioni di euro aggiunti dal governo Musumeci una grossa fetta va ai teatri siciliani e al settore dello spettacolo. Il fondo più sostanzioso in questo settore è stato previsto per il Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania a cui andranno più di 13 milioni di euro, grazie ai 4 milioni aggiunti dalla giunta Musumeci ai quasi 9 milioni e mezzo già previsti per il 2018. Il secondo contributo più consistente va alla Fondazione Orchestra sinfonica siciliana a cui sono stati destinati oltre 8 milioni di euro, più di quelli destinati al Teatro Massimo di Palermo, che dovrebbe ricevere 6,7 milioni. Quasi 4 milioni di euro sono stati previsti per il Teatro di Messina, anche per la stabilizzazione dell’orchestra del teatro Vittorio Emanuele; mentre allo Stabile di Palermo (Teatro Biondo) e allo Stabile di Catania vanno rispettivamente 2,5 milioni e 1,6 milioni di euro. Infine, seicento mila euro all’Istituto nazionale del Dramma antico e 50 mila euro al Teatro “Luigi Pirandello” di Agrigento. Ai fondi per “Taormina Arte” (595.980) la giunta Musumeci ha aggiunto 704 mila euro, portando il contributo complessivo a 1,3 milioni. Aumento anche per le Orestiadi di Gibellina che passa da circa 203 mila a a 270 mila euro. Al Brass Group di Palermo vanno 250 mila euro. Finanziato con due distinte voci il Furs, Fondo unico regionale per lo spettacolo, a cui sono stati destinati complessivamente 7 milioni di euro.
Propaganda e Turismo
Al Fondo destinato allo sviluppo della propaganda di prodotti siciliani, per cui quest’anno in bilancio non erano previsti contributi, il governo Musumeci ha destinato ben tre milioni di euro. Quasi 8 milioni di euro sono stati destinati alle spese dirette ad incrementare il movimento turistico verso la regione e il turismo interno: il bilancio per il 2018 prevedeva due milioni, la giunta in carica ne ha aggiunti altri 6.
Salute e Minori
Nessun aumento e nessun taglio per alcune delle spese più sostanziose destinate al settore della Salute e ai Minori. Rimane fissato a 14 milioni e 300 mila euro il contributo destinato ai rimborsi per i comuni che sostengono spese relative al ricovero dei minori disposti dall’autorità giudiziaria. Ammontano invece a 11 milioni e 500 mila euro i fondi per le comunità alloggio che ospitano i pazienti dimessi dagli ospedali psichiatrici e a 9,2 milioni di euro i contributi per i vitalizi a favore dei cittadini affetti da forme gravi di talassemia.
Università
Complesso il dettaglio dei contributi, e dei tagli, per quanto riguarda il mondo dell’Università. Alla voce “Funzionamento degli Enti regionali per il diritto allo studio universitario” il governo ha aggiunto quasi 2,9 milioni, portando il finanziamento complessivo a 12.247.290 euro. E mentre il fondo destinato al funzionamento delle Accademie di Belle Arti e dei Conservatori musicali statali rimane fissato a 350 mila euro, è stato invece azzerato il contributo per gli specializzandi di Medicina e Chirurgia (nel 2017 era di ben 3.500.000 euro). Cresce di 200 mila euro il fondo per le sedi distaccate degli atenei (fino a 3.800.000 euro) e rimane stabile a un milione di euro il contributo per l’Università Kore di Enna. Prevista poi un’operazione a somma 0: tagliati 160 mila euro dai contributi alle università per gli osservatori e le dotazioni delle biblioteche, la stessa somma è stata invece destinata all’aumento dei fondi per sostenere le spese inerenti l’attività sportiva universitaria e per i relativi impianti (cifra che passa da 114.000 a 274.000 euro).
Ciechi
Altri tagli sono stati previsti per il contributo all’istituto per ciechi “Florio e Salamone” (-43.020 euro) e per l’Unione italiana ciechi operante in Sicilia, nella voce relativa al funzionamento della stamperia Braille (-48.450). Intatto il contributo per l’Ente per quanto riguarda le spese di funzionamento (1.560.000).
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Tabella contributi Enti – Finanziaria 2018