Forza Italia, cambio al vertice: effetti in Sicilia - Live Sicilia

Forza Italia, cambio al vertice: effetti in Sicilia

Asse con i meloniani: l’agenda degli azzurri. Dopo le Amministrative i nuovi commissari
LO SCENARIO
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PALERMO – I rinnovati assetti di Forza Italia a livello nazionale avranno inevitabili effetti a catena sul livello regionale. La nomina di Marcello Caruso, che apre il nuovo corso azzurro e chiude l’era di Gianfranco Miccichè, è solo un antipasto dello scenario che nei prossimi mesi si andrà a consolidare. Ma andiamo con ordine. Il ridimensionamento di Licia Ronzulli (la persona più vicina alla galassia salviniana tra i berluscones), che mantiene il posto di capogruppo al Senato ma perde la golden share del partito lombardo, mette nero su bianco l’avvio di una fase filogovernista e filomeloniana e di un chiaro indirizzo politico. 

Effetti a catena in Sicilia?

Un primo effetto potrebbe riguardare la partita delle amministrative siciliane, soprattutto catanesi. Le richieste di FdI sul candidato sindaco etneo diventano più stringenti per Caruso e company ma gli osservatori più attenti mettono in guardia da una lettura “localistica” e circoscrivono la rivoluzione forzista all’ambito della lealtà al governo di Roma. Licia Ronzulli, del resto, all’indomani del veto sul suo nome da parte dei patrioti, è stata protagonista di più azioni di ostruzionismo in aula.

Vedremo come si muoverà la pattuglia azzurra nei prossimi giorni quando Meloni renderà noto il nome del candidato in tempo utile per l’aggiornamento del tavolo regionale di venerdì. Dal quartiere generale forzista il monito rimane quello di lavorare all’unità del centrodestra nella città più importante tra quelle che vanno al voto in primavera (un test per il governo siciliano e nazionale). 

Gli azzurri siculi nel frattempo sono alle prese con il processo di rinnovamento dei vertici del partito, dicono i beneinformati, si completerà dopo la tornata delle amministrative con la nomina dei nuovi commissari provinciali. Ci saranno di certo delle riconferme ma a traballare sono soprattutto il nome del commissario di Trapani, Tony Scilla (uomo vicinissimo a Gianfranco Miccichè).

Come potrebbe cambiare l’organigramma

Per capire quali scenari si profileranno un’utile cartina al tornasole sono le prossime amministrative che vedono già un protagonismo nelle rispettive province d’origine dei deputati regionali Stefano Pellegrino e Riccardo Gennuso. Ma al momento si escludono stravolgimenti con le elezioni alle porte (che potrebbero essere un banco di prova per molti commissari in carica nei territori di riferimento). L’operazione di restyling potrebbe riguardare anche i responsabili regionali dei dipartimenti più legati all’ex coordinatore Miccichè: Ugo Zagarella, Gabriella Giammanco, Andrea Mineo, Salvatore Sparacino, Maria Antonietta Testone.

I vertici del partito smussano gli angoli e fanno sapere che Caruso ha contattato i commissari attualmente in carica e sta lavorando in sinergia con loro. “Nessuna lista di proscrizione”, è il mantra che circola tra i corridoi. Una situazione che richiederà un occhio di riguardo è quella della provincia di Ragusa, sguarnita in termini di deputazione regionale, del resto il lavoro capillare sui territori siciliani Caruso lo sta facendo al fianco dei deputati che fanno da cerniera con i territori. I lavori sono in corso, ci saranno nuovi innesti nel partito siciliano che si prepara alla sfida delle europee del 2024. 


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