Continua il nostro ciclo di interviste ai capilista dei partiti che aspirano a entrare nel parlamento europeo. Dopo Corradino Mineo e Fabrizio Ferrandelli, è il turno di Gabriella Giammanco, seconda nella lista di Forza Italia (dopo Silvio Berlusconi) per la circoscrizione Isole.
Senatrice Gabriella Giammanco, lei segue Silvio Berlusconi nella lista di Forza Italia delle Isole in queste Europee. La sua candidatura si è materializzata nelle ultime ore prima della chiusura delle liste. Con che spirito corre in questa competizione?
“Sono stata chiamata dal presidente Berlusconi che mi ha chiesto di correre a suo sostegno e di dare il mio contributo alla lista di Forza Italia. Ho accettato la proposta senza esitazione, pur conoscendo tutte le problematicità dovute a una candidatura ‘last minute’, in particolare in una competizione elettorale così complessa e con una circoscrizione così ampia. Il mio obiettivo è quello di far ottenere a Silvio Berlusconi e al mio partito il miglior risultato possibile. Mai come in questo momento il voto a Forza Italia è fondamentale, sia per cambiare l’Europa che per accelerare la caduta di questo Governo, che tanto male sta facendo al Paese”.
Sul futuro di Forza Italia ci sono idee diverse. Chi a Roma guarda al ritorno al vecchio centrodestra con la Lega, chi a Palermo invece vede nella Lega un alleato ormai incompatibile e pensa a un patto con l’area del Pd. Lei che ne pensa?
“Forza Italia, lo dico con chiarezza, è nettamente alternativa al Pd e alla sinistra tutta. Il Nazareno è stato un’esperienza di breve durata, dettata dalla contingenza del momento e decisamente superata. Quel Patto non ci ha fatto per nulla bene, anzi. Da allora Forza Italia ha iniziato a perdere consenso. Del resto, in questo momento, stiamo assistendo a un’altra alleanza innaturale, quella fra la Lega e il M5s, e i loro problemi quotidiani sono sotto gli occhi di tutti. Il nostro obiettivo è quello di ricostruire un centrodestra unito che possa tornare al Governo del Paese”.
Come spiega ai siciliani che l’Europa è qualcosa che serve, in un tempo in cui diversi movimenti politici bersagliano l’Unione europea?
“L’Unione Europea ha limiti enormi, come l’eccesso di burocrazia e una nota di egoismo da parte di alcuni Paesi membri. Al contempo, non ha una voce unica nei temi chiave come l’immigrazione e la politica estera. Quello che voglio dire ai siciliani è che Forza Italia lavorerà affinché l’Europa sia più forte e possa superare tutti i limiti che presenta oggi. I movimenti che bersagliano l’Unione non si rendono conto che solo un’Europa più forte e unita potrà realmente contrapporsi alle potenze d’oltreoceano che minacciano, in primis, la nostra economia ma potrebbero anche diventare una pericolo per la nostra stabilità”.
Che risultato si aspetta Forza Italia?
“Sono molto ottimista, nel corso della mia campagna elettorale percepisco tanto affetto e fiducia. Non voglio parlare di numeri ma sono sicura che chi ci dà per finiti avrà una bella sorpresa”.
Quali priorità volete portare avanti in Europa?
“Se sarò eletta le mie priorità saranno sicuramente il lavoro, le infrastrutture e la tutela dei nostri maggiori comparti produttivi. La disoccupazione è il più grande problema della nostra Sicilia, assieme alla mancanza di infrastrutture degne di questo nome e alla non sufficiente tutela dei nostri prodotti ittici e agricoli. Da parlamentare ho, inoltre, sempre avuto a cuore la tutela dei più deboli: mia è la legge sulla videosorveglianza in asili nido, case di riposo e strutture per disabili e tante sono le norme che negli anni ho prodotto a tutela degli animali. Continuerò anche a Bruxelles queste battaglie”.
Secondo lei il governo nazionale durerà o dobbiamo prepararci a elezioni politiche anticipate?
“Il Governo è agli sgoccioli, il livello dello scontro è sempre più alto. Credo che Matteo Salvini dovrà presto fare una scelta altrimenti sarà considerato complice del disastro che le politiche sconsiderate del M5s stanno provocando. D’altra parte a dettare l’agenda di governo sono i grillini. La politica economica è decisa dal signor Di Maio, che sta portando l’Italia in recessione. Il mercato del lavoro è bloccato, i cantieri sono chiusi e la gente non spende per paura del futuro. Il rischio è una patrimoniale mentre l’aumento dell’Iva e delle accise sulla benzina sono ormai una certezza”.