Pronto decreto per |revocare la Super Camera - Live Sicilia

Pronto decreto per |revocare la Super Camera

Tutto pronto. Manca soltanto la firma.

CAMERA DI COMMERCIO
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CATANIA – Il decreto di revoca dell’accorpamento della Super Camera del Sud Est non è stato ancora firmato, ma è già pronto. E sono tre le cose che mancano: la data di firma, la data della conferenza Stato regioni in cui si discuterà la questione e il numero del protocollo. Quisquilie? Forse. Quello che si capisce senza ombra di dubbio è la precisa volontà di voler azzerare l’accorpamento del Sud Est che sancirebbe la quota di maggioranza (e quindi di controllo) dell’aeroporto di Catania con il 62,5%. Anzi no, poco meno. Adesso, con l’entrata del Comune di Catania tra i soci, la quota è stata leggermente abbassata. Il Comune infatti, deterrebbe poco meno del 2% delle quote, due per cento che va racimolato dal totale che, originariamente, prevedeva quote del 12,5% ripartite tra i sette soci: Irsap, CamCom Catania (due quote), CamCom Siracusa, Provincia Reg. Siracusa, Città Metropolitana di Catania e CamCom Ragusa, Libero Consorzio di Ragusa. Sette soci adesso diventati otto.

Ma torniamo all’inizio. Il decreto è pronto ma prima di poter mettere il timbro dell’ufficialità bisogna andare in conferenza stato regioni. Non c’è andato ad aprile e, al momento, non è previsto per la prossima conferenza che dovrebbe tenersi giovedì 4 maggio. Usiamo il condizionale perché in genere l’ordine del giorno viene pubblicato sul sito ma fino a questo momento non c’è nulla, né è dato sapere come mai la questione Super Camera non sia stata discussa prima di fronte a volontà così evidente. E non è l’unica domanda che salta all’occhio leggendo lo schema di revoca del decreto, perché il ministro al secondo “VISTO” specifica che l’articolo 1 della legge 580 del 1993 stabilisce che “i consigli di due o più camere di commercio possono proporre, con delibera adottata a maggioranza dei due terzi dei componenti, l’accorpamento delle rispettive circoscizioni territoriali e che con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni (…) è istituita la Camera di Commercio (…)”.

Insomma, per decidere di accorparsi occorrono i due terzi dei consigli e due o tre Camere. E per sciogliersi? Per sciogliersi, a quanto pare, basta la volontà di uno solo visto che il ministro sta dando seguito al volere di una sola delle tre parti: la Camera di Commercio di Siracusa. Anche se non è esatto neanche questo. È il territorio di Siracusa a non volere l’accorpamento, non la sua Camera di Commercio che – strano a dirsi, ma l’abbiamo specificato più e più volte – ha al suo attivo una revoca del decreto di revoca firmato dal commissario Dario Tornabene e mai revocata. Le altre due, Catania e Ragusa, hanno già scritto al ministro affermando che la loro intenzione è quella di mantenere l’accorpamento così com’è. In pratica il ministro sembrerebbe avere intenzione di revocare un accorpamento deliberato da tre Camere di Commercio contro la loro stessa volontà. Se qualcuno sa interpretare i numeri sarebbe il momento giusto per un bel terno.

 

 


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