Fotovoltaico, Urso stoppa Schifani e torna a farsi sentire Angelini - Live Sicilia

Fotovoltaico, Urso stoppa Schifani e torna a farsi sentire Angelini

L'ex presidente del Cts: "Ora è il governatore che blocca le pratiche"
ENERGIA
di
4 min di lettura

PALERMO – Il governatore siciliano Renato Schifani annuncia la sospensione dei progetti del fotovoltaico e il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, critica la mossa. “‘A Schifani dico che i pannelli solari sono una grande scommessa per la Sicilia – le parole di Urso a Verona -. Stiamo realizzando il più grande stabilimento di pannelli solari d’Europa realizzato da una grande azienda come Enel”. Questo lo Schifani-pensiero, espresso domenica:  “Dobbiamo valutare l’utile d’impresa con l’utile sociale e col danno ambientale. Poi questa attività porta lavoro? L’energia rimane in Sicilia?”.

Urso difende i pannelli solari

Urso, però, sempre sul fotovoltaico ribatte: “I pannelli solari sono la grande scommessa soprattutto delle regioni meridionali per realizzare energia rinnovabile e per la Sicilia sono una grande scommessa anche perché creano occupazione. A Catania l’Etna valley sta diventando un polo tecnologico avanzato in Europa”.

Angelini: “Ora è Schifani che blocca le autorizzazioni?”

E torna a farsi sentire anche Aurelio Angelini, ex presidente della Commissione tecnica specialistica (Cts) andato in rotta con Schifani alcune settimane fa: “Adesso che anche la Cassa depositi e prestiti ha certificato che la Sicilia è prima in Italia per le autorizzazioni ambientali Schifani li vuole bloccare, commettendo un abuso combinato con l’omissione di non applicare le disposizioni della Pianificazione Energetica”, dice Angelini in riferimento alle dichiarazioni del governatore.”In realtà a Schifani – prosegue Angelini – non va giù la disintermediazione rappresentata da una procedura di legge (Paur) in cui a esprimersi sono gli enti locali, i rami tecnici dell’amministrazione regionale e la Cts e non già il potere politico”.

Il nodo Paur

Angelini poi aggiunge: “Il Paur stabilisce un percorso autorizzatorio che non è riformabile dal governo della regione. Ma poi, Schifani non aveva asserito che la Cts bloccava tutto raccontando di incontri con grandi investitori che non venivano in Sicilia a causa di ciò? Quanto al danno ambientale causato dagli impianti fotovoltaici (quelli eolici no?), di questo – dice l’ex responsabile del Cts – è responsabile. Ricordo a Schifani che sta omettendo di applicare il Piano energetico regionale che prescrive l’individuazione – da parte del governo delle regione – delle “aree idonee” in cui non generare interferenze ambientali”.

La lotta al cambiamento climatico

Dopo avere elencato cosa prevede il Piano (“la realizzazione di due terzi dell’energia da fonti rinnovabili, attraverso l’uso delle coperture delle aree industriali, artigianali e uffici pubblici; la riconversione di più di 200 ex cave e di 500 ex discariche, per il restante fabbisogno l’uso di aree agricole improduttive”) Angelini così conclude: “A chi fa i conti della serva, sottolineo che l’utile sociale e ambientale derivante dall’attività delle imprese è costituito dal contrasto al cambiamento climatico, da una maggiore autonomia energetica dalle fonti fossili, da una riduzione delle patologie generate della riduzione delle emissioni, dal contributo della Sicilia al sistema Italia al raggiungimento degli obiettivi europei della transizione energetica”.

Critiche dal Pd

Critiche a Schifani anche dal Partito democratico siciliano, che difende i progetti del fotovoltaico. “Lo stop dato dal governo Schifani alle autorizzazioni per gli impianti in Sicilia è una misura spot, priva di visione strategica e che serve solo a coprire ritardi nella pianificazione”, dicono il segretario regionale Anthony Barbagallo e il capogruppo Dem all’Ars Michele Catanzaro. “Schifani ben conosce, come dimostra l’esito degli incontri svolti con gli operatori del settore a settembre, come gli impianti siano considerati dalla legislazione interventi indifferibili, urgenti e di pubblica utilità – aggiungono -. Ciò nondimeno il presidente si lancia in affermazioni che rischiano di bloccare investimenti significativi e senza avanzare proposte alternative. Peggio il governo dimentica che proprio i suoi ritardi nell’identificazione delle aree idonee ad ospitare gli impianti siano alla base del far west autorizzativo”.

Una posizione quest’ultima che, secondo il Partito Democratico siciliano, “è l’ennesima riprova del pressappochismo che danneggia la Sicilia e di una mancanza di visione e di strategia che appare chiara anche quando si tocca il tema delle royalties spettanti ai comuni dove sorgono gli impianti”. La Regione, infatti, “non si è mai preoccupata di verificare e coordinare l’azione degli enti locali, lasciando soli comuni e amministratori. E ora – proseguono -, con una modalità da questuante, si accorge di un problema limitandosi a battere cassa”. 

“Su questo aspetto il gruppo parlamentare del PD all’Assemblea Regionale Siciliana – affermano ancora Barbagallo e Catanzaro – sta già lavorando ad un disegno di legge organico che supplisca alle carenze del governo regionale, assicurando alla nostra regione uno sviluppo ordinato, che dia ricadute positive sui nostri territori, tenendo conto di tutte le esigenze superando interventi estemporanei che produrranno solo effetti nefasti e il permanere di una deregulation, di fatto, sui procedimenti autorizzativi e contrastando l’idea di una Sicilia che dovrà, al massimo, accontentarsi di qualche briciola.”

“Insomma siamo davanti – concludono Barbagallo e Catanzaro – alla solita idea della Sicilia condannata, da una classe politica evidentemente inadeguata ed impreparata ad affrontare il futuro, ad essere solo terra di sfruttamento e senza politiche avanzate sul tema energetico ed industriale. Con un governo che si muove a zig zag senza sapersi orientare e incapace di svolgere il ruolo di programmazione e coordinamento”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI