Cresce la bufera in Francia per l’uccisione di Nahel, 17 anni, martedì scorso da parte della polizia.
Città messe a ferro e fuoco dai disordini. A Marsiglia sono stati inviati rinforzi. Saccheggi sono segnalati a Lione, Grenoble e Saint-Etienne.
Gli arresti – riferisce il ministero degli interni – sono stati 471: “La Repubblica vincerà” afferma Darmanin.
Un giovane manifestante è morto cadendo da un tetto di un edificio nel nord della Francia.
Macron ha lasciato il vertice Ue per presiedere una nuova riunione dell’unità di crisi che, però, non ha decretato lo stato di emergenza.
Il presidente ha lanciato un appello ai genitori dei manifestanti: ‘teneteli in casa’ e ha definito la sommossa “un’inaccettabile strumentalizzazione della morte di un adolescente” annunciando un maggior dispiegamento di forze dell’ordine nelle strade.
Il poliziotto che ha ucciso il ragazzo: ‘Sono devastato, chiedo perdono, non volevo uccidere”.