Da Corleone a Prizzi | Sole ed emozioni forti

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15 Febbraio 2018, 18:56

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Terza tappa della Magna Via Francigena. Corleone – Prizzi. Ventiquattro chilometri.

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“Ieri accoglienza incredibile a casa di Marilena e Bernardo. Anche Marilena ci ha salvato dall’Apocalisse del maltempo. Bernardo invece ha fatto da padrone di casa a Corleone e ci ha risolto il problema della biancheria sporca da lavare ed asciugare e quello più importante delle scarpe nuove da comprare. Bernardo ha compreso bene qual è lo spirito dell’accoglienza pellegrina e di cosa ha bisogno chi si appresta a percorrere lunghi cammini a piedi. Sicuramente Corleone diventerà un centro di riferimento per la Magna Via Francigena.
Questa mattina siamo partiti alle 8:15 da via San Michele. Ci accompagna il sole finalmente. I sentieri sono zuppi di acqua. Il passo è molto lento ed anche piacevole. L’andamento aiuta a riflettere. La Via ti insegna l’umiltà, la pazienza, lo spirito di adattamento. Il cammino, la natura, il silenzio, aiutano a farci ascoltare le nostre emozioni. L’argomento di oggi è father and son.
Giovanni ci racconta la storia di suo figlio anch’egli ingegnere che un giorno molla il lavoro sicuro per seguire la sua felicità. Giovanni e Maria, i genitori, hanno saputo accettare la decisione del figlio in maniera coraggiosa.
Tanta salita e panorami da mozzafiato. Arriviamo a Prizzi e siamo accolti con tantissimo calore. Qui i pellegrini sono trattati da veri re e regine.
Ursula, l’infermiera pellegrina, è la vera grande sorpresa di questo cammino… Grande donna che sa ascoltare e che trova sempre la giusta collocazione per se stessa e per chi le sta intorno, nell’universo”.
Sandro Casuccio

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15 Febbraio 2018, 18:56

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