La situazione delle strade è critica sulle Madonie. Frane, terra, pietre, dossi, interruzioni, toppe e fossi. Sono questi gli ostacoli che i cittadini devono affrontare quotidianamente percorrendo le principali Strade Statali e Provinciali del Parco. Per i comuni di Scillato, Polizzi e Collesano è, infatti, emergenza.
Il sindaco di Polizzi Generosa, Gandolfo Librizzi, ha annunciato che domani “i sindaci, i consigli comunali e i cittadini delle tre comunità coinvolte, si riuniranno a Polizzi, al cinema Cristallo, alle ore 17.00”. Si spera nell’aiuto della regione per trovare soluzioni efficaci ad un problema che da anni affligge le Madonie. Sul luogo ci sono sempre frane nuove e il disagio è continuo. Gli interventi di messa in sicurezza o di manutenzione – quando fatti – risultano dei palliativi.
L’Anas in questi mesi è intervenuta più volte. Si riescono a liberare solo parzialmente le carreggiate ma alla prima pioggia si torna al punto di prima. In più, i detriti rimangono quasi sempre sul posto, ammassati agli argini delle strade. Se non rimossi e smaltiti in tempo rischiano, col peggiorare delle condizioni climatiche, di scivolare rovinosamente sulle strada sottostanti. Epppure, “il problema non si risolve neanche rimuovendo i detriti” secondo Librizzi, perché “il problema è alla radice. Bisogna consolidare tutta la montagna che sta sopra”.
Un’espressione lampante del disagio è la SP58. Asse principale del centro abitato del palermitano, l’unica via di accesso al centro urbano da parte dei residenti di contrada San Gregorio. È stata chiusa per mesi a causa della caduta di un muro di contenimento, crollato per le forti piogge dello scorso 28 agosto. Da allora, solo qualche giorno fa, la Regione Siciliana ha stanziato i fondi per il ripristino e la riapertura al traffico. Alla città metropolitana di Palermo, competente per la manutenzione sulla viabilità provinciale – e quindi sui 4 km di interruzione – incalzata dal sindaco Leone, mancavano i fondi. “Ci sentiamo isolati e abbandonati”, ci confida sconfortato un residente di uno dei comuni interessati. “Non si può continuare così, si deve risolvere definitivamente il problema al più presto”.
“Il mio impegno è quello di affrontare subito le tante emergenze della Sicilia” dichiara il neo-governatore Schifani, già consapevole dell’emergenza. Per sapere, però, quali saranno le misure straordinarie messe in campo, dovremo attendere l’esito dell’incontro di domani. Chissà quante e quali proposte e soluzioni saranno messe al vaglio dei sindaci.
caspita!
una aereo militare USA
a “ben” 100 km dall’aeroporto di sigonella…….
chissà come avrà fatto ad arrivare così lontano …………
ahahah, il malo chiffare… peccato che ogni giorno ne volino a decine di aerei ed elicotteri usa sopra la sicilia… andate a dormire !
Speriamo che non sia l’ ennesiama operazione-sperimentazione di nuove armi. Oggi ci stiamo scandalizando per Putin che sembra usare le bombe a grappolo, quando Nato e americani le hanno usate più volte e nessuno ha mai detto nulla. Bombe proibite di svariata componente chimica , o anche al fosforo bianco e all’uranio impoverito a Falluja (con tanto di uccisioni di tantissimi bambini e persone innocenti malformazioni neonatali negli anni a venire, basta cercare su internet “i bambini di Falluja” e capirete l’orrore insabbiato), Kosovo, Siria su villaggi di persone inermi per il solo scopo di conoscerne gli effetti e la devastazione. Nessuno è stato mai incriminato per crimini di guerra o per gli orrrori commessi. La verità è che i potenti se la fanno sempre franca e a pagrne le spese sono sempre gli innocenti. Nato e americani, però, hanno l’arma in più della giustificazione dell’insabbiamento a comando.
Saranno andati a fare una scampagnata sulle madonie, come tutti i palermitani!
Hanno visto dei top gun americani che sono atterrati sulla Mufara e si sono fatti una sciddicata con la camera d’aria fino alla chiesa di piano battaglia