Furia cieca contro la Polizia: due feriti, arrestato extracomunitario

Furia cieca contro la Polizia: due feriti, arrestato extracomunitario

L’accusa è tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. Le note dei sindacati

CATANIA – L’uomo che ha aggredito e ferito i due poliziotti a Catania è un gambiano irregolare in Italia che è stato arrestato per tentato omicidio e resistenza al pubblico ufficiale. 

I fatti

Un agente è stato colpito al sopracciglio destro con il collo di una bottiglia rotta; l’altro al collo e all’orecchio destro. Gli agenti hanno riportato ferite che hanno richiesto alcuni punti di sutura e sono state giudicate guaribili in otto giorni. L’extracomunitario indossava degli ‘anelli artigianali in fil di ferro con le punte rivolte verso l’esterno che ha utilizzato sferrando i pugni. Lo rende noto alla Questura di Catania

L’intervento

La Sala Operativa aveva inviato un volante in via F. Crispi a seguito di una segnalazione in merito a una persona che danneggiava le auto in sosta. Individuato l’uomo, che teneva una bottiglia di birra ancora piena in mano, gli hanno intimato di poggiare la bottiglia per terra. 

L’uomo, dopo aver appoggiato la bottiglia sul marciapiede nei pressi dell’auto di servizio improvvisamente l’ha riafferrata e dopo averla rotta si è scagliato contro gli agenti minacciando di ucciderli. I poliziotti gli hanno srpuzzato in volto lo spray al peperoncino in dotazione non riuscendo comunque a rendere inerme. 

L’uomo a questo punto si è scagliato primacontro uno, poi contro l’altro agente colpendoli e minacciandoli ulteriormente. Nonostante potessero subire, gli agenti hanno cecato di immobilizzare l’uomo dando vita ad una concitata colluttazione mentre l’uomo scagliava calci e pugni utilizzando anche i suoi anelli di ferro. Il gambiano è stato poi bloccato con l’aiuto di un altro equipaggio in ausilio si riuscirono, a fatica, ad apporre le manette di sicurezza all’uomo, che cosi andarono definitivamente bloccato e portato in questura, dove è risultato anche con numerosi precedenti. Su disposizione del pm di turno è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza in attesa del giudizio di convalida.

La nota della UIl

Due agenti feriti ieri sera in via Maddem, solo per avere “osato” controllare un uomo che stava danneggiando auto in sosta. Ancora violenze, dunque, in centro cittadino. Ai lavoratori della Polizia di Stato, colpiti con cocci di bottiglia e anelli artigianali a forma di uncino, la solidarietà della segretaria della Uil etnea, Enza Meli, e del segretario territoriale della Uil Polizia, Alessio Poidomani, che aggiungono: “Servono rinforzi e servono subito, mentre attendiamo di capire quale sarà l’entità dei nuovi arrivi promessi nei giorni scorsi dal ministro dell’Interno al sindaco Enrico Trantino. Quando apprendiamo che ieri un fendente ha raggiunto un poliziotto a pochi centimetri dalla giugulare, si fa presto a capire quali e quante siano le ragioni dell’urgenza di risposte al bisogno di sicurezza che viene dai catanesi”.

Enza Meli e Alessio Poidomani aggiungono: “Siamo costretti a ribadire adesso, incalzati da un nuovo episodio da Far West, la nostra denuncia sulle carenze di organico tra le forze dell’ordine a Catania. Da anni le assegnazioni del personale disposte dal Dipartimento della Polizia di Stato risultano inadeguate e nei prossimi mesi la situazione è destinata a peggiorare per i programmati pensionamenti di un centinaio di poliziotti”.
“Manca personale – concludono gli esponenti sindacali – per assicurare adeguati pattugliamenti nelle strade e nei quartieri cittadini, ovvero per il controllo del territorio. Manca anche per la ricezione delle denunce o il rilascio dei passaporti. E noi non ci stiamo più!”

Interviene il Siap

La segreteria provinciale del Siap di Catania in una nota esprime la propria solidarietà ai colleghi feriti, aggiungendo come l’aggressione, !perpetrata attraverso l’uso di anelli modificati come armi da taglio e una bottiglia di vetro rotta, dimostra una premeditata violenza e un totale disprezzo per le forze dell’ ordine e la legalità”. Per il sindacato la vicenda, “che si è risolta senza tragiche conseguenze solo grazie alla preparazione del personale di polizia, mette in evidenza l’urgente necessità di affrontare le nuove sfide con regole di ingaggio più attuali a tutela sia dei cittadini che dei nostri colleghi, privi di strumenti – anche legislativi – appositamente predisposti contro chi aggredisce un appartenente alle forze dell’ordine”.

Per il Siap etneo “è fondamentale ribadire che Catania soffre di una grave carenza in termini di uomini e mezzi, spesso sprecati per attività di vigilanza presso molte strutture, in una città che ha bisogno urgente di ulteriori rinforzi per rispondere, soprattutto, al dilagare della criminalità”. “La recente visita del Ministro Piantedosi a Catania– osserva il Siap – poteva rappresentare un’opportunità per affrontare le gravi carenze che affliggono da troppi anni la città etnea.Tuttavia, il Dipartimento di PS ha provveduto al trasferimento verso altre province di ben 70 ispettori neo promossi, depotenziando ulteriormente un territorio alle prese con vecchie e nuove sfide quali la criminalità e l’impatto del fenomeno migratorio”.

“Auspichiamo che si inverta la rotta – conclude il sindacato – e si provveda al potenziamento più volte promesso ma ad oggi non ancora concesso e possibilmente prima che vicende simili finiscano male. Siamo infine delusi dal silenzio assordante da parte dei politici e dalla nutrita deputazione catanese, un segnale negativo rivolto agli uomini e alle donne in divisa”. 


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