PALERMO – Due minorenni croate e tre uomini, due bulgari e un georgiano, sono finiti in manette dopo avere messo a segno gli ennesimi furti in appartamenti abitati da anziani. Sale a dodici, così, il numero degli stranieri arrestati recentemente per rapine e furti in casa, un fenomeno in fortissimo aumento in città: soltanto la scorsa settimana, Andriejus Golubovskis 44enne lituano e Guram Meshveliani, 42enne georgiano, erano finiti in manette per un tentato furto con la chiave bulgara presso una cooperativa in via Catania. Muniti del grimaldello che permette la “mappatura” di ogni tipo di serratura, sono stati fermati prima di agire.
Oltre alla banda che da mesi semina il panico a Palermo, facendo irruzione nelle abitazioni e aggredendo i proprietari – secondo la polizia si tratterebbe di giovani palermitani – ad entrare in azione ci penserebbero quindi anche stranieri di ogni età. Proprio come dimostra il primo intervento eseguito nella giornata di ieri dagli agenti delle volanti, arrivati in via Mondini per un controllo e finiti con il dovere inseguire due giovanissime donne.
Le due avevano appena agito nel cuore della zona residenziale, escogitando un piano che però è andato in fumo. Hanno citofonato a una novantenne chiedendo di potere andare in bagno, l’anziana ha ingenuamente aperto. Ma forse, non erano a conoscenza della presenza della badante romena della donna che, nonostante stesse in quel momento dormendo, si è svegliata per i rumori provocati dalle due che stavano passando al setaccio l’appartamento. Erano riuscite ad impossessarsi di diversi gioielli e a fuggire dall’appartamento. La badante le ha inseguite giù per le scale, fin fuori dal portone, ma è stato in quel momento che i poliziotti si sono accorti di tutto. L’inseguimento delle due sedicenni croate è stato rocambolesco, ma breve.
Una volta fermate dagli agenti, sono state trovate in possesso della refurtiva, dal valore di mille euro. Avevano addosso anche alcuni arnesi per lo scasso. Nel frattempo, qualcun altro stava escogitando un piano per far finire nelle proprie tasche altri oggetti preziosi da rivendere nel mercato nero. Muniti di giraviti e utensili vari – tra cui uno che farebbe parte del kit della chiave bulgara – tre malviventi erano già riusciti a manomettere una porta. Un colpo che avrebbero voluto mettere a segno in via Zandonai, nel quartiere dell’Uditore, dove già tre mesi fa si erano verificate due rapine da migliaia di euro.
I poliziotti, quando hanno notato una delle serrature forzate, hanno controllato ogni angolo del palazzo, trovando al terzo piano Borislav Draganov, 24 anni e Dimitar Maisenko, di 30, entrambi bulgari. Al quarto piano, invece, si trovava il complice, Mamuca Uchaze, 39enne della Georgia. I tre sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato. Anche in questo caso, gli arnesi in loro possesso sono finiti sotto sequestro.