Furti nelle campagne, agricoltori sul piede di guerra: "Ronde anche armate"

Furti nelle campagne, agricoltori sul piede di guerra: “Ronde anche armate”

I vertici regionali della Confederazione Italiana Agricoltori chiedono l'intervento del Prefetto.
MAZZARRONE E LICODIA EUBEA
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MAZZARRONE (CATANIA) – “Le campagne di Mazzarrone e Licodia Eubea stanno subendo in queste ultime settimane una pericolosissima andata di furti, razzie e danneggiamenti che stanno creando un clima di esasperazione tra produttori e proprietari, già organizzati in ronde notturne, armati di bastoni, di oggetti contundenti e in qualche caso perfino di armi. Non vorremmo raccontare il peggio”. Così, il presidente della Cia Sicilia Orientale, Francesco Favata con il coordinatore di Giunta, Giosuè Catania, commentano la recrudescenza dei reati in campagna, registrati di recente, inviando stamani una lettera al Prefetto di Catania affinché riunisca immediatamente un tavolo operativo tra rappresentanti istituzionali e Forze dell’Ordine.

“Siamo fortemente preoccupati per quello che potrebbe capitare – sottolineano Favata e Catania – non vorremmo ritrovarci di fronte ad una spirale di violenza e reazioni che ci riporterebbe a fatti di cronaca che già in passato  hanno scosso le comunità”. “Nell’invitare tutti i cittadini ad affidarsi alle Forze dell’Ordine, senza lasciarsi vincere dall’esasperazione con servizi di controllo “faidate” – aggiungono – chiediamo un immediato aumento della sicurezza  e un intervento congiunto con i comuni”.

“Le aziende agricole che producono uva da tavola nei territori di Mazzarrone e Licodia Eubea sono in piena campagna di raccolta e i furti di prodotto già registrati stanno procurando un danno ingente. Durante i raid notturni tra l’altro, vengo divelti pali e recinzioni,  distrette le strutture delle viti – ricordano – Mazzarrone e Licodia Eubea, rappresentano una realtà importante per l’agricoltura della provincia, senza la quale aumenterebbero le difficoltà per il comparto, oltre che un colpo durissimo all’occupazione e all’indotto”.


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