Furti, rapine e assalti con le mazze | Incubo centri commerciali - Live Sicilia

Furti, rapine e assalti con le mazze | Incubo centri commerciali

Escalation di colpi nei centri commerciali e nei supermercati palermitani. Una tendenza che non risparmia i piccoli discount, seminando il panico tra clienti e personale. Bande armate negli ultimi mesi hanno preso d'assalto anche i fast food, nonostante la presenza di mamme e bambini. E anche Catania non è estranea al fenomeno.

Palermo - Il fenomeno
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PALERMO – Dai capi d’abbigliamento ai generi alimentari di prima necessità: i furti nei supermercati e nei centri commerciali si verificano all’ordine del giorno, con puntuali denunce alle forze dell’ordine, ma le rapine hanno negli ultimi mesi subito una forte escalation. Anche i bottini sono diventati più consistenti, bande organizzate pianificano i colpi in ogni dettaglio, riuscendo ad impossessarsi degli incassi di interi week end o addirittura del denaro che deve essere depositato in banca.

Come è successo un anno e mezzo fa al centro commerciale Conca d’Oro, quando quattro malviventi hanno picchiato il corriere che aveva riscosso l’incasso del “Burger King”, in quel momento affollato come sempre da mamme e bambini: diciotto mila euro in contanti sono finiti nelle casse di una gang formata da quattro giovani palermitani, per i quali sono scattate le manette due giorni fa, al termine di lunghe indagini arrivate ad una svolta grazie ai filmati delle telecamere. Le immagini si sono rivelate fondamentali anche nel caso dell’arresto di un quarantenne che aveva seminato il panico in altri supermercati del capoluogo.

Si tratta di un rapinatore seriale finito in arresto tre giorni fa dopo aver dato vita ad una raffica di colpi, tutti messi a segno, tra i “Pam” e i discount “Todis”. Via Eugenio L’Emiro, corso Finocchiaro Aprile, via Re Federico: il malvivente non si era mai creato scrupoli anche in presenza dei clienti nei vari punti vendita. Casalinghe e giovani mamme alle prese con le ultime spese della giornata, si sono ritrovate a sperare di poter uscire sane e salve da quel negozio. Una volta preso d’assalto il supermarket di turno, infatti, il malvivente entrava in azione impugnando un coltello e passava subito alle minacce. Una scia di rapine e di incubi per clienti ed impiegati, che gli è costata le manette.

E’ ancora caccia, invece, ai due giovani armati di mazze che il 19 febbraio scorso hanno fatto irruzione al “Fortè” di corso Tukory: è stato l’ennesimo colpo ai danni della catena di supermercati di cui nessun punto vendita sembra finora essere stato risparmiato dai rapinatori. Soltanto pochi giorni prima dall’assalto nei pressi della cittadella universitaria, a finire nel mirino dei malviventi era stato il negozio di via Corbino, dalle parti di via Oreto. In quel caso, tra i clienti intimoriti, due ragazzi avevano intimato ai cassieri di consegnare tutti i soldi. Ce l’avevano quasi fatta, ma all’uscita sono stati bloccati dai carabinieri e per loro sono scattate le manette.

Il giorno prima, nella stessa zona, è stata la volta del negozio di casalinghi e detersivi “Ferdico”, in via Perez. C’erano decine di clienti alla cassa quando i rapinatori hanno agito impugnando le pistole. Interminabili momenti di terrore per chi ha assistito alla scena: con movimenti fulminei i due hanno passato al setaccio le casse e si sono dati alla fuga con circa quattrocento euro.

Ma il colpo grosso l’ha messo a segno chi è entrato in azione il giorno della vigilia dell’Epifania: erano appena iniziati i saldi e il negozio “Cisalfa” che si trova al centro commerciale “Forum” di Brancaccio, aveva fatto affari d’oro. In cassaforte c’erano settanta mila euro “non versati in banca in tempo – ha spiegato a LiveSicilia il responsabile del punto vendita – perché abbiamo avuto dei problemi tecnici”. Fatto sta, che i malviventi armati di martello e coltello e incappucciati, sono riusciti a portare a casa un maxi bottino, scappando poi dal retro. Una rapina su cui le indagini della squadra mobile della polizia sono ancora in corso.

A quel colpo ne è seguito un altro nello stesso centro commerciale alla periferia Est di Palermo. Il McDonald’s, aperto soltanto alcuni giorni prima, è stato preso di mira la notte del 12 gennaio. Anche in quel caso, ai tavoli del fast food che porta il nome più famoso del mondo, c’erano adolescenti e bimbi con mamme e papà che gustavano i propri panini. Ma per fortuna la rapina è avvenuta all’esterno, nell’area dedicata al McDrive, dove è possibile ordinare dalla propria auto. Ad impugnare le pistole, tre uomini a volto coperto che sono scesi dalla macchina fingendo di dover comprare qualcosa.

Al centro Conca d’Oro, soltanto due giorni fa una guardia giurata è stata aggredita e trascinata in bagno: i malviventi si sono impossessati dei soldi appena prelevati dalla cassa continua e della sua pistola. Un episodio che ha contribuito all’exploit di colpi che nelle ultime settimane si è verificato a Palermo. Uno è andato in fumo grazie al coraggio di un ghanese che imbusta la spesa in un supermercato che si trova al Villaggio Santa Rosalia. Nel mirino dei rapinatori, a metà gennaio, era finito il “Sidis” di via Gustavo Roccella, ma lui è riuscito con un atto “eroico” ad affrontare i tre banditi ed a metterli in fuga.

Ma l’opportunità di fare soldi facili non è sfuggita alla banda di malviventi finita in manette ieri nel corso dell’operazione “La Torre”. Un blitz con dieci arresti che porta lo stesso nome del centro commerciale nel quale parcheggio avvenivano decine di furti. Diversi i clienti che si sono ritrovati a dover tornare a casa a piedi nell’arco dell’ultimo anno: l’organizzazione puntava i ciclomotori lasciati nell’area esterna del centro e in pochi secondi riusciva a darsi alla fuga. Catene e bloccasterzi venivano rotti e dopo qualche ora il proprietario poteva sborsare centinaia di euro per rientrare in possesso del mezzo, con il classico metodo del cavallo di ritorno.

Un fenomeno, quello delle rapine nei supermercati e nei centri commerciali, che non risparmia la città di Catania, dove nelle ultime settimane il numero di colpi messi a segno è lievitato. L’ultimo caso si è registrato ieri, quando due poliziotti che si sono mimetizzati dai clienti hanno bloccato due malviventi armati di pistola che avevano terrorizzato i dipendenti e i clienti per 370 euro.


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