Gara annullata per il parco urbano: esposto a Procura e Antimafia - Live Sicilia

Gara annullata per il parco urbano: esposto a Procura e Antimafia

Il comunicato del comitato dei residenti di Corso Sicilia.
SAN BERILLO VECCHIO
di
2 min di lettura

CATANIA – Il comitato dei residenti del quartiere Corso Sicilia – Catania ha inviato alla Commissione parlamentare regionale Antimafia, all’A.N.A.C., alla Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, al Ministero dell’Interno un esposto relativo alla vicenda che ha visto, recentemente, l’annullamento, da parte del TAR di Catania, dell’intera procedura, bandita dal Comune di Catania, per la realizzazione del parcheggio/parco urbano di Piazza della Repubblica precedentemente aggiudicata ad una ditta destinataria di una informativa interdittiva antimafia. Lo si evince da un comunicato firmato dal portavoce del comitato, l’avvocato Pietro Ivan Maravigna.

Il Comitato dei residenti, infatti, anche in riunioni del Comitato provinciale dell’Ordine e della Sicurezza pubblica cui è stato, in passato, invitato a partecipare, aveva sempre evidenziato l’importanza della realizzazione del parco urbano (il terzo per grandezza nella città di Catania) per rimarginare la più grave ferita urbanistica della città fonte di degrado urbano e luogo di proliferazione di attività illegali.

Il ritardo nella realizzazione dell’opera comporterà, secondo i residenti, un aggravamento della situazione di degrado con ineluttabile ricaduta negativa sulla qualità della vita nel quartiere oltre ad un ulteriore deprezzamento del valore degli immobili.

Con l’esposto si chiede alla Commissione regionale antimafia di verificare se, alla luce delle gravi anomalie rilevate dai giudici amministrativi ed in particolare dell’inserimento, nel bando di gara, di elementi estranei alla proprium della procedura in palese violazione delle Linee guida dell’A.N.A.C., il Comune di Catania corra il rischio di permeabilità da parte di imprese potenzialmente oggetto di infiltrazione mafiosa.

All’A.N.A.C ed al Ministero dell’Interno viene invece chiesto di sapere se, sull’appalto annullato dal T.A.R. sia stata posta in essere la “vigilanza collaborativa” oggetto dei Protocolli di legalità stipulati con Il Comune di Catania in materia di contratti pubblici ed in particolare col protocollo di legalità per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose e dei fenomeni corruttivi per la realizzazione delle opere del comprensorio di Corso Martiri della Libertà stipulato il 17.08.2017 

Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania viene chiesto di verificare se i bandi di gara abbiano subito modifiche rispetto a quelli già approvati dalla precedente amministrazione, se tali modifiche siano state determinanti per la procedura di aggiudicazione e per l’annullamento successivo da parte del Tar dell’intera procedura nonché di escludere la dolosità di eventuali condotte poste in essere nelle violazioni di legge evidenziate dalla Giustizia amministrativa anche in relazione della apparente omissione di richiesta di pareri preventivi ad A.N.A.C., avvocatura comunale e Collegio di difesa.

Alla Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti è stato, infine, richiesto di accertare la sussistenza di danno erariale individuando le eventuali responsabilità all’interno dell’amministrazione comunale.

Il portavoce

Avv. Pietro Ivan Maravigna

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