PALERMO – “Ti vogghiu bene”, “L’amore è un diritto universale, lottiamo per riprendercelo”, “Amare, costruire una famiglia, sposare la persona che desideriamo, vogliamo solo vivere come tutti gli altri”: questi e tanti altri i cartelli, in tono più o meno serio, esposti nel corso della parata del Pride 2013 targata Palermo. Il corteo che segna il culmine della manifestazione ha preso il via dal Foro Italico attraversando le principali arterie cittadine: da via Cala a corso Vittorio Emanuele, da via Roma a piazza Luigi Sturzo colore, bandiere arcobaleno, musica e allegria hanno fatto da padrone nel corso dell’intera sfilata.
Tanti i giovani presenti all’evento che, sotto il sole cocente hanno dato vigore a suon di balli e cori alla giornata più attesa nel capoluogo siciliano. “Questo Paese potrebbe essere bellissimo, eppure, le discriminazioni e i pregiudizi da abbattere sono ancora tanti – tuona con parole accorate un giovane che tiene per mano il compagno – Sono omosessuale dovrei vergognarmi di questo? Qualche tempo fa accadeva, è vero, i giudizi e gli sguardi della gente mi terrorizzavano e mi impedivano di uscire sereno da casa. Avevo smesso di sorridere, mi sentivo sbagliato e diverso, poi ho ripreso in mano le redini della mia vita e ho capito che devono vergognarsi coloro che ci etichettano come diversi”. Tra le novità principali quest’anno anche la presenza di una Triumph Spitfire che ha partecipato alla Targa Florio.
Venti i carri esposti nel corso della giornata nazionale dei diritti Lgbt tra cui quello del Coordinamento Palermo Pride che ha aperto la parata. In prima fila, dietro il lungo striscione arcobaleno presenti il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il leader di Sel Nicky Vendola, il leader di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero e le madrine Maria Grazia Cucinotta, Eva Riccobono, Vladimir Luxuria e Barbara Tabita. Grande coesione e solidarietà tra le presenze eccellenti che hanno rimarcato, ancora una volta, la necessità di una legge ad hoc che garantisca pari dignità ed uguaglianza. Prime fra tutti l’ex deputata e showgirl Vladimir Luxuria che ha invocato contro “il potere eterosessista lo stesso coraggio che c’é stato nel contrasto alla mafia – e ha continuato – Palermo oggi urla uguaglianza dobbiamo avere il coraggio di scardinare malelingue e barriere socio-culturali. Siamo qui, siamo vivi, siamo felici cosa si potrebbe chiedere di più?”.
Non sono mancate neppure le critiche nei confronti del Family day di stamani al parco Cassarà, la due giorni della manifestazione in difesa della famiglia. Schegge di fuoco quelle pronunciate dal leader di Sel: “Non comprendo quest’ulteriore discriminazione, oggi è un passo di grande portata per Palermo e la Sicilia in generale e, piuttosto che creare ulteriori barriere, bisognerebbe integrare questi due mondi seguendo il filo conduttore dell’amore e della coesione – ha dichiarato Vendola appena giunto in città – L’uguaglianza, la famiglia, l’amore sono i nutrimenti principali della nostra vita. Non posso accettare il fatto che nel 2013 la gente debba avere ancora terrore di uscire fuori dalla porta di casa per paura di essere oltraggiato, deriso, picchiato come spesso accade ancora”.
Il chilometrico corteo in festa è giunto, infine, nei pressi del Pride village sito all’interno dei Cantieri culturali alla Zisa dove si svolgeranno le battiture finali di un evento destinato a rimanere nei cuori e nei pensieri dei circa centomila partecipanti.