I presupposti della sospensione sono “intrinsecamente falsi“. Il funzionario dell’assessorato al Territorio Gioacchino Genchi non ha ancora letto il provvedimento della giunta che esonera dagli incarichi dirigenziali lui e il suo collega Alessandro Pellerito per quattro anni, ma ha già una certezza: “C’è una precisa norma del contratto collettivo della dirigenza – dice nell’intervista esclusiva a Livesicilia.it – che prevede espressamente che la valutazione annuale dei dirigenti passi attraverso la comunicazione e il contraddittorio. Questo passaggio è stato saltato a pie’ pari. Questo è un motivo gravissimo e dovrà essere accertato in tutte le sedi. Questo senza volere entrare neppure nel merito”.
Una decisione che, comunque, il funzionario non addebita al governo regionale, che ha materialmente deciso: “Ovviamente – dice – la giunta non sa, non ha valutato perché ovviamente manca della cognizione di quello che è avvenuto prima. Questo elemento-cardine è alla base del giusto procedimento, del principio di imparzialità e del principio della trasparenza”. Genchi ha alle spalle un lungo contenzioso con la Regione, che si è concluso un mese fa con il deposito del parere del Cga che lo riabilita, ma da dirigente Cgil pone il problema anche per i colleghi: “È un problema di carattere generale che oggi riguarda me e Pellerito, ma che domani potrà riguardare qualsiasi altro dirigente”.