PALERMO – Ha preso il via, dalla sala del Teatro Jolly di Palermo, il master formativo “Genitori e Figli-istruzioni per l’uso”. La direzione scientifica del progetto è affidata al noto psichiatra e sociologo Paolo Crepet, profondo conoscitore dell’universo giovanile, che oggi ha aperto il ciclo di incontri proponendo una discussione sul tema “La sfida educativa”. Il master mira a rimettere i partecipanti sui banchi di scuola per apprendere i temi e le regole dell’educazione familiare.
Due mondi, quelli tra genitori e figli, spesso distanti, abituati a viaggiare su binari differenti, quasi paralleli, ma le cui difficoltà e incapacità si intrecciano e appaiono interconnesse. “L’educazione necessità di coraggio. Bisogna credere nei ragazzi, quando una generazione smette di credere in quella successiva tutta la società si ferma e va in frantumi – con queste parole il professor Crepet ha aperto la discussione – Dobbiamo avere fiducia nelle potenzialità dei giovani, non sempre solo giudicarli su ogni aspetto, gesto, parola”.
Crepet ha parlato a tutto campo, dalle problematiche più frequenti nel rapporto tra genitori e figli al complesso tema delle scelte di vita e del futuro lavorativo dei ragazzi: “I nostri figli oggi hanno la possibilità di comprare un biglietto di poche decine di euro e andare dall’altra parte del mondo, io alla loro età non avevo questa facoltà, bisogna costruirselo il futuro e non cercarlo sotto la porta di casa”.
Il relatore d’eccezione ha focalizzato l’attenzione sull’importanza delle regole da parte dei genitori. “Sono fondamentali per la crescita, tanto quanto l’ossigeno che serve per respirare – ha sentenziato Crepet – La regola non deve frenare o essere monito di repressione, ma è essenziale per indicare la strada ai giovani e tracciarne i limiti. Pensare che tutto sia dovuto, credere che tutto sia possibile è una follia cieca”.
Grande importanza, infine, quella rivestita dalle istituzioni scolastiche e dall’educazione all’uso delle nuove tecnologie nella cosiddetta “sfida educatica”. La scuola odierna, però, a detta dello psichiatra è vecchia, rigida e piena di burocrazia: “Oggi la sfida è avere un tablet in ogni banco e girare nella rete, insegnare ai ragazzi che Internet non è solo Facebook o Twitter ma è un mondo infinito da cui trarre insegnamenti, approfondimenti, arricchimenti continui – ha continuato il professor Crepet – Il futuro della scuola è il futuro della nostra società, dobbiamo avere il coraggio di cambiarla, sconvolgerla anche in modo radicale. Se si vuole avere un futuro non si può pensare che questo passi attraverso un istituto in cui basta recarsi e respirare per ottenere la promozione”.