Per Gesap è il momento della verità. L’Enac, infatti, ha avviato un’indagine per capire se la società, detenuta in maggioranza dal comune e dalla provincia di Palermo, sia ancora in grado di gestire l’aeroporto Falcone-Borsellino che dovrebbe toccare quest’anno i cinque milioni di passeggeri. Uno scalo non secondario, quindi, che però, secondo il presidente dell’Enac, Vito Riggio, necessita di una ricapitalizzazione da 30 milioni di euro, o almeno da 25 secondo quanto previsto per legge.
E oggi il consiglio dell’Aviazione civile ha ascoltato l’ad della Gesap, Carmelo Scelta, dopo la relazione presentata oralmente dal direttore generale Alessio Quaranta che ha suscitato, come si legge in una nota, “viva preoccupazione”. Quaranta adesso dovrà anche verificare la sussistenza dei requisiti, soprattutto economico finanziari, della societa’ Gesap per il mantenimento della concessione quarantennale. Una vicenda su cui proprio ieri è tornato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: “Diciamo sì alla ricapitalizzazione, ma vogliamo sapere quanti soldi dobbiamo mettere e perché, per evitare che finiscano in un pozzo senza fondo – ha commentato il primo cittadino – la seduta con cui era stato modificato lo Statuto è stata annullata per un vizio di forma nella convocazione, ma la posizione del comune resta quella: ricondurremo le competenze del direttore generale a quanto previsto dal codice civile”.
“Rimane l’allarme per lo scarso grado di capitalizzazione della società – ha dichiarato Riggio a Livesicilia – Orlando ha dei dubbi sulla ricapitalizzazione? Li chiarisca subito. Mi rendo conto della sua difficoltà, rispetto il suo ruolo, però da tre anni mi sento dire da questa società che sono pronti a ricapitalizzare ma sono ridotti a 20 milioni, e dovrebbero averne 25 per legge. Soldi che non bastano nemmeno per gli investimenti”. La Gesap, insomma, rischia di vedersi revocata la concessione del ministero e, in quel caso, verrebbe bandita una nuova gara per l’affidamento. “Forlì, recentemente – continua Riggio – ci ha riconsegnato la concessione, ma abbiamo imposto alla società di assicurare la continuità aziendale garantendo personale, servizi e sicurezza in attesa che si completi il bando”.
Il prossimo appuntamento, adesso, è per il 25 luglio quando verrà riconvocato il cda. “Porteremo avanti l’istruttoria con rigore e spirito di collaborazione – ha concluso Riggio – ma alla fine arriveremo a una decisione: revocare o confermare la concessione”.