PALERMO – Il Pd chiede l’azzeramento del cda della Gesap, va all’attacco del sindaco Orlando ma subisce lo stop dei sindacati. Questa mattina il segretario provinciale dei democratici Carmelo Miceli, i deputati regionali Fabrizio Ferrandelli e Mariella Maggio e il deputato nazionale Franco Ribaudo hanno illustrato la propria posizione nel corso di una conferenza stampa in cui hanno puntato il dito contro i vertici dell’azienda.
Il cda, in realtà, scadrà tra un mese e quindi verrà rinnovato a prescindere. “Il rilancio della Gesap passa inevitabilmente dall’azzeramento totale del consiglio di amministrazione, atteso che, nella migliore delle ipotesi, il vice presidente della società aeroportuale coinvolto nelle recenti e note vicende di cronaca agiva indisturbato – dice la Maggio – è indispensabile però un accorto piano industriale che elimini tutte le storture registrate negli ultimi anni, frutto di decisioni superficiali e spesso sbagliate che hanno fatto solamente vivacchiare una aeroporto come quello di Palermo, dalle grandi potenzialità. Mi aspetto che presto la situazione si ribalti. Ciò significa che la futura governance della Gesap deve cambiare diametralmente visione sotto il profilo gestionale”.
Ma a dare l’altolà al Pd ci pensa la Cisal: “Rimaniamo basiti di fronte alla richiesta di esponenti del Pd che chiedono l’azzeramento del cda proprio adesso che lo stesso aveva avviato un percorso di aperta rottura con le logiche passate e al contempo iniziato ad incrementare i dati del volato in transito nello scalo – dice Gianluca Colombino – non vorremmo che dietro questa richiesta si celi la volontà di procedere, attraverso le designazioni dei componenti della Provincia regionale e della Camera di commercio ormai senza guida e prossima al commissariamento, a reperire una sorta di maggioranza di componenti dello stesso Cda in capo alla Regione Sicilia con la classica riproposizione degli schemi secondo cui la gestione di una società così strategicamente importante per l’economia del nostro territorio passi nelle mani di una compagine politica. Invitiamo Giambrone a non prestare orecchio alle strumentalizzazioni politiche di parte e a proseguire alacremente nel percorso di rottura con le passate gestioni in aperta trasparenza, valorizzando le professionalità lavorative interne a dispetto della esternalizzazione a soggetti terzi di attività che possono essere svolte in autoproduzione”.
“L’amministrazione comunale di Palermo – si legge in una nota – conferma, ancora una volta, la necessità di bloccare il processo di privatizzazione, rilevando che su tale processo, la Gesap risulta aver già contestato formalmente criticità e rilievi. L’amministrazione comunale ritiene che, mentre taluno si agita nervosamente, debba proseguire l’azione di forte risanamento finanziario ed etico (che ha trovato anche conferma nei provvedimenti a carico di funzioni dirigenziali aziendali) e che è interesse e precisa scelta del Comune-socio- pubblico, che nel settore dei trasporti, in Sicilia, si blocchi la continuazione pluriennale di vergognosi accaparramenti speculativi, che il Comune di Palermo ha contrastato e contrasterà sempre, anche nei settori dei rifiuti e dell’acqua, così come è cronaca degli ultimi due anni”.