Gesap, si dimette Modica| Fabio Giambrone è in pole - Live Sicilia

Gesap, si dimette Modica| Fabio Giambrone è in pole

Dimessosi il presidente della Gesap Giuseppe Modica, parte la corsa alla successione: in pole position l'ex senatore Fabio Giambrone, storico braccio destro del sindaco Orlando, che ieri è stato cooptato nel cda. Modica resterà all'Amat.

PALERMO – Cambio alla presidenza della Gesap. Ieri il cda della società che gestisce l’aeroporto di Palermo ha infatti accettato le dimissioni del presidente uscente, Giuseppe Modica (in quota comune di Palermo), e cooptato l’ex senatore di Idv Fabio Giambrone, braccio destro del sindaco Leoluca Orlando.

Una mossa di cui da tempo si sussurrava sia a Palazzo delle Aquile che allo scalo palermitano, ma che soltanto ieri ha cominciato a concretizzarsi. In occasione di un cda convocato in fretta e furia, Modica ha infatti presentato le sue dimissioni: la motivazione ufficiale è l’impossibilità di mantenere due incarichi, visto che dal 20 maggio è anche presidente dell’Amat, ma sembra che l’obiettivo di Orlando sia quello di piazzare un fedelissimo alla presidenza di una società che da qui a breve dovrà affrontare il delicato dossier della privatizzazione. Un affare da decine, se non centinaia, di milioni di euro e che ha già attirato le attenzioni di gruppi internazionali: dai cinesi agli arabi, passando per gli argentini.

Una pratica tutt’altro che semplice che adesso passerà nelle mani del nuovo presidente. Ufficialmente, per ora, il cda si è limitato a prendere atto delle dimissioni di Modica e a cooptare l’ex senatore Idv ed ex coordinatore regionale del partito dipietrista: dopo il flop di Rivoluzione civile alle Politiche, infatti, Giambrone era tornato a fare il semplice impiegato comunale. Condizione, questa, che per legge gli ha impedito di ricoprire per esempio la carica di presidente dell’Amat.

Ma la Gesap, a differenza dell’Amat, non è una azienda a partecipazione totale e, passando part-time, anche un impiegato comunale può guidarla: ecco l’escamotage con cui Giambrone potrà da qui a breve andare alla presidenza. In realtà, per ora il successore di Modica ancora non c’è: dovrà essere una nuova seduta del cda a eleggerlo. Ma a sentir le voci di corridoio i giochi sarebbero fatti: la presidenza spetta di diritto al Comune e tra i due rappresentanti appare scontato che il prescelto sia l’eterno collaboratore di Orlando.

Il sindaco non ha mancato di ringraziare Modica “per il prezioso lavoro svolto in questi mesi per il rilancio dell’azienda, un impegno che prosegue nell’azienda per i trasporti”, ma appare evidente che la presidenza dell’Amat sia stata per Modica un contentino, quasi un ripiego. E, peraltro, mentre l’Amat deve fare i conti con una situazione economica non proprio florida, la Gesap è considerata un gioiellino di famiglia da affidare a mani esperte come quelle di Giambrone. Un segnale, questo, di quanto importante sia la partita della privatizzazione che è appena cominciata ma che già si preannuncia interessante: trovato un accordo praticamente trasversale fra tutti i principali attori della vicenda (comune di Palermo, Provincia e Camera di Commercio), si potrà marciare spediti cercando un acquirente che sia pronto a pagare bene per uno scalo che secondo gli esperti vale parecchio. Le liti e gli scontri tra soci, o con l’Enac, sono infatti solo un ricordo della scorsa estate.

“Sono contentissimo della scelta di Giambrone – ha commentato il vicesindaco Cesare Lapiana – d’altronde Modica non poteva mantenere due incarichi. E Giambrone si era detto disponibile ad accettare qualunque incarico il sindaco volesse affidargli”. L’ex senatore,però, adesso dovrà affrontare qualche grana anche all’aeroporto. “Consapevoli e rattristati delle tensioni attualmente in atto presso lo scalo – dice Gianluca Colombino della Cisal – dove i lavoratori della Gh per la prima volta non percepiscono per intero le spettanze economiche dovute, formuliamo comunque i nostri migliori auguri di buon lavoro all’ex senatore Giambrone che speriamo garantisca nuovo impulso anche soprattutto in termini di confronto e di relazioni sindacali alla Gesap”.

 


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