“Gestione di Valanghe d’Inverno |Presentata una denuncia” - Live Sicilia

“Gestione di Valanghe d’Inverno |Presentata una denuncia”

Annunciate nuove eclatanti azioni di lotta da parte dei comitati no discarica alla luce dell’incontro che si terrà l’8 marzo per il rinnovo dell’Aia alla discarica. Quest’oggi è stato inoltre illustrato il contenuto dell’esposto presentato alla Procura della Repubblica per i reati di abuso in atti in ufficio contro Crocetta e I commissari.

Comitati no discarica
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CATANIA – E’ ufficiale: presentata una denuncia per i presunti reati di abuso in atti in ufficio in relazione all’art. 191 D.Lgs. 152/06, nell’ambito della gestione della discarica di Valanghe d’Inverno. E’ solo l’ultimo in ordine di tempo delle azioni di lotta intraprese dai comitati no discarica, che attraverso un esposto formale alla Procura della Repubblica, adesso chiedono alla magistratura di valutare le condotte poste in essere dal governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta e dai commissari prefettizi, Riccardo Tenti, Stefano Scammacca e Maurizio Cassarino.

Questi ultimi nominati dal prefetto catanese Maria Guia Federico a seguito della richiesta avanzata dall’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone. A renderlo noto quest’oggi i membri dei comitati no discarica nel corso di una conferenza stampa, alla quale sono intervenuti Aurelio Angelini, in qualità di esperto rifiuti per i Comitati, una esponente di Zero Waste Sicilia, Anna Bonforte, Massimo La Piana, Danilo Festa e Josè Calabrò, portavoce dei Comitati No Discarica. Tutti firmatari della denuncia già depositata alla Procura. Un atto che piomba sulle teste di Crocetta e dei commissari giusto pochi giorni prima della prossima conferenza dei servizi che si terrà l’08 marzo a Palermo, con all’ordine del giorno il rinnovo dell’Aia alla discarica. Un fatto inaccettabile, non solo per i comitati, specie a margine della revoca a tutela già posta in passato, del progetto di chiusura presentato dalla oikos, e della nomina dei commissari avvenuta tramite decreto delle prefettura di Catania.

Un provvedimento datato dicembre 2014 che stabiliva chiaramente come la gestione straordinaria e temporanea della discarica incuneata fra i territori di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia perdurasse “limitatamente alla completa esecuzione delle opere previste del progetto di chiusura”. Per quanto riguarda la posizione di Crocetta, i comitati chiedono alla magistratura di “Valutare che il Presidente abbia abusato o meno del potere di intervenire in materia ambientale tramite ordinanze contingibili e urgenti, avendo superato i limiti della discrezionalità che va contemperata con i vincoli stringenti posti dall’ordinamento giuridico; i principi della parte prima del Codice dell’Ambiente (D. Lgs. 152/06); il parere degli organi tecnici sulle conseguenze ambientali. Chiediamo di considerare il potere di cui all’art. 191 D.Lgs. 152/06, ampiamente circoscritto nella sua discrezionalità e che la magistratura valuti come il Presidente Crocetta ne abbia ripetutamente travalicato i limiti”.

Secondo i comitati, infatti, l’ applicazione dell’articolo 191 recante norme di tutela ambientale non sarebbe di competenza regionale. In merito ai commissari: “Chiediamo alla magistratura – continua nell’esposto presentato tramite l’avvocato Goffredo D’Antona – di appurare che la loro condotta sia rilevabile ai fini dell’art. 323 C.p. abuso in atti di ufficio, avendo esulato in più occasioni il loro compito dall’ ufficio ricoperto, col risultato di favorire di fatto la società Oikos, sia per quanto attiene ai ricorsi amministrativi nei quali sono intervenuti, sia per la formulazione di un nuovo progetto di chiusura della discarica, violando le statuizioni degli organi competenti della regione”.

Tra i presenti quest’oggi, il professore Angelini, un luminare del tema Ambiente e da anni in prima linea nella lotta contro l’esistenza della discarica. “La vicenda della discarica rappresenta – dice – un paradigma di come la Sicilia gestisce i rifiuti da sempre extra ordinem. Questa Regione è l’unica in Europa a non disporre di un di un proprio piano per la gestione dei rifiuti. E’ già in corso la procedura europea di verifica d’infrazione, denominata Pilot che viene attivata per indagare sui motivi che hanno determinato l’assenza dello strumento principe per lo smaltimento dei rifiuti, ovvero il piano”.

Un’inadempienza, dunque, secondo Angelini, da parte della Regione resa ancor più grave dal fatto che “Il piano dei rifiuti – prosegue – stabilito dalla legge Ronchi avrebbe dovuto essere adottato già a partire del 1997. La discarica di Valanghe d’Inverno non andava realizzata sin dall’inizio. Oggi ci ritroviamo di nuovo le concessioni già revocate, e rilasciate a suo tempo in ragione di procedure emergenziali che non avevano alcuna fonte giuridica di riferimento. Il tutto è ora – precisa – nelle mani di commissari che sembrano travalicare le loro funzioni e di un governo della Regione che emette ordinanze emergenziali che consentono ulteriore abbancamento dei rifiuti nella discarica”. Il progetto originale di chiusura prevedeva l’abbancamento di 240 mila tonnellate di rifiuti. A questo si aggiunse poi quello presentato dai commissari nel maggio 2015, mai approvato, che prevedeva un ulteriore abbancamento che sfiorava le 350 mila tonnellate. Proporzione che ad oggi sarebbero abbondantemente raggiunte. “In questa vicenda, a nostro avviso, – aggiunge Angelini – c’è tutta una preposizione di modalità operativa che sta al di fuori dell’ordinamento giuridico”. Il professore snocciola poi qualche dato: “Siamo gli ultimi in Italia e in Europa per la raccolta differenziata e abbiamo i costi più elevati per la gestione dei rifiuti a fronte di un servizio scadente e umiliante”.

A monte di una situazione così grave, secondo Angelini, “C’è una emergenza istituzionale e di governo che si dimostra poco adeguato a gestire un problematica così importante. Questa Regione ha trasformato in normale prassi un sistema commissariale che di fatto incentiva i commissari a prolungare la loro attività anziché altro” – conclude Angelini. “Una terribile telenovela – afferma Calabro – se Crocetta inizialmente sembrava convenire nella chiusura della discarica adesso invece cambiato tutto. Abbiamo fatto di tutto in questi anni senza mai demordere, adesso abbiamo deciso di agire tramite il penale per difendere la salute dei cittadini e dei nostri bambini. Tirità è una bomba ecologica, va bonificata”.

La conferenza stampa di quest’oggi coincide, inoltre, con il comizio contro la discarica che si terrà a Misterbianco questo pomeriggio. “Non saremo presenti al comizio – spiega Massimo La Piana del comitato No discarica – perché sappiamo sono stati invitati esponenti di partito vicini a Crocetta i quali riteniamo abbiamo pari responsabilità nella vicenda. Pertanto ci sembra una contraddizione. Noi siamo per i fatti e non per le passerelle”. E arriva la stoccata contro il sindaco di Guardo da parte di Anna Bonforte di NO Waste: ”E’ un sindaco apparentemente molto attivo nella lotta ma poi delle volte ha avuto prese di posizioni che non ci sono piaciute e non ci saremmo aspettati”.


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