ACIREALE – Consiglieri alla sfilata dei carri di carnevale pagati dai cittadini. C’è anche questo tra le pieghe dello scandalo gettonopoli, che il Movimento 5 Stelle sta tirando fuori in tutta la Sicilia. Ad Acireale, il 29 luglio dello scorso anno, raccontano i verbali, la V commissione consiliare si è trasferita in piazza in occasione de “Il più bel carnevale di Sicilia d’estate” per “sondare dal vivo le reazioni del pubblico presente e valutare l’organizzazione”. Dettagliata la descrizione della scarpinata dei commissari per “ammirare i vari carri, le botteghe artigianali e d’arte, oltre ai movimentati artisti da strada”, durante la quale i consiglieri “notano con vero piacere la grande ed affollata grigliata di barbecue di carne e di pesce, angolo culinario che unitamente alle botteghe artigianali dei dolci… permettono di allietare il palato con degustazioni di gelati, granite e prodotti tipici siciliani. I componenti commentano e suggeriscono…”. Così un comunicato stampa del gruppo dei grillini siciliani.
Quella del Carnevale non è stata comunque l’unica seduta itinerante ad Acireale, scrive il Movimento 5 Stelle. “Sempre la stakanovista quinta commissione, in piena estate, ha organizzato l’anno scorso una riunione nel centro cittadino, in occasione dell’evento ‘La mezza notte bianca dei bambini, tra “artisti, attori, ballerini truccatori, burattini, animatori, carristi e pupari…'”.
“Peccato – dice la deputata M5S Angela Foti, che assieme agli attivisti del meetup di Acireale ha scavato tra le carte del consiglio comunale – che a pagare le sedute itineranti, tra grigliate e granite, frizzi e lazzi, siano i cittadini, alla modica cifra di 63 euro a gettone”. “Magari fossero solo queste le commissioni comunali a dir poco anomale – affonda la parlamentare Foti – infatti, tra le pieghe dei verbali abbiamo scoperto anche una visita in un’aziende agricola per le quale ci si perde in descrizioni dettagliate di diversi animali domestici, così leggiamo di: “cani, gatti, oche, tacchini, galline di varie razza, pavoni oltre ad alcune specie di rapaci (…). I componenti si soffermano soprattutto davanti la gabbia del pavone, uno tra i tanti, che fa la ruota e accenna qualche passo della caratteristica danza della sua specie”. “Insomma – così la Foti – i consiglieri, a fronte di 63 euro a gettone di presenza, si perdono in lunghe descrizioni della vita di campagna acese”. Ed in questa instancabile attività consiliare, sempre al costo di 63,79 euro lordi per l’esattezza, altre commissioni nascono ad hoc per constatare attività di varia natura, come ad esempio di ballo per anziani, il 30 dicembre scorso, in una Ipab attiva nel comune del Catanese; e ancora, il 27 dicembre, i componenti della VIII commissione decidono di partecipare alla tombola organizzata dall’Istituto San Luigi; mentre l’8 gennaio, torniamo alla V commissione, i componenti effettuano un sopralluogo, e non è l’unico, in uno dei noti presepi di Acireale, quello del convento San Rocco; si tratta di una mostra che aveva chiuso i battenti un paio di giorni prima dello stesso sopralluogo e che, come si legge dai verbali, “In via del tutto eccezionale è stata riaperta questa sera così da dare la possibilità alla commissione di poterla visionare”.
Dai dati in possesso del Movimento 5 Stelle, tra luglio scorso e febbraio del corrente anno, le sedute consiliari ad Acireale sono costate quasi 225 mila euro (che vanno aggiunti agli 86mila euro erogati per il consiglio comunale). Il dato complessivo ammonta, per lo stesso periodo, a circa 342 mila euro (considerando gettoni per le commissioni, gettoni per il consiglio e l’indennità per i segretari di commissione).
Spese molto elevate per le commissioni si sono registrate ultimamente in molti comuni siciliani, dove gettonopoli è venuto alla ribalta sempre grazie al M5S. “Deve finire – affermano i deputati M5S – l’abitudine di considerare le casse pubbliche come una sorta di bancomat. Venga calendarizzato al più all’Ars presto il nostro disegno di legge che mira a razionalizzare i gettoni”.