Gettoni, dimissioni e polemiche | Agrigento: grillini nel caos - Live Sicilia

Gettoni, dimissioni e polemiche | Agrigento: grillini nel caos

Il presunto dissidio tra due consiglieri.

Il fondo per i poveri
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AGRIGENTO- Ci sarebbe la questione del gettone di presenza al centro del dissidio che ha portato alle dimissioni del consigliere comunale di Agrigento, appartenente al Movimento 5 Stelle, Marcello La Scala, primo eletto della sua lista nelle elezioni del 2015. L’alone di mistero seguente alle sue dimissioni arrivate il 30 aprile con un comunicato scarno di informazioni (“comunico le mie dimissioni irrevocabili con effetto immediato dalla carica di consigliere comunale del M5S”) pian piano si schiarisce e mette in evidenza il problema principale tra La Scala e l’altro consigliere, Marcella Carlisi.

Galeotta fu la votazione nel consiglio del 19 aprile scorso della mozione proposta da Marcello La Scala il quale proponeva l’azzeramento dei gettoni di presenza per costituire un fondo di solidarietà per i più poveri. A votare “sì” quel giorno fu soltanto colui che aveva proposto la mozione, Marcella Carlisi infatti si astenne sul voto alla mozione del collega. Il fatto fu la goccia che fece traboccare il vaso: pochi giorni dopo infatti Marcello La Scala rassegnò le sue dimissioni irrevocabili, non lasciando spazio a ripensamenti. La conferenza indetta dallo stesso consigliere del Movimento 5 Stelle per spiegare quanto deciso è stata annullata poche ore prima dell’inizio, lasciando inspiegato il motivo del gesto. A fare una certa chiarezza è però un post su Facebook dell’ormai ex consigliere di Agrigento: “Dimettersi perché non viene rispettato il patto con gli agrigentini – scrive La Scala – dimettersi perché il capogruppo si astiene a una mozione presentata dal M5S dove si propone un fondo unico per le famiglie bisognose di Agrigento, fondo alimentato con i gettoni delle commissioni e adesso chi prende il mio posto dice: ho una idea molto chiara a proposito. Io restituirò i gettoni di presenza percepiti per la partecipazione alle Commissioni Consiliari, ma chiaramente trattenendo le spese sostenute per l’espletamento del ruolo. Un’idea che credo sia anche condivisa dalla collega Marcella Carlisi”.

Il riferimento è a una intervista apparsa sul quotidiano La Sicilia, in cui il nuovo consigliere parla dei gettoni di presenza. Anche Marcella Carlisi attende informazioni circa le dimissioni dell’ormai ex consigliere La Scala, spiegando anche la sua posizione sul gettone di presenza: “La linea dettata da di Di Maio – spiega – è che la restituzione non deve coinvolgere i consiglieri comunali che lavorano in comune per cifre fra i 200-300 euro al mese. La mozione inoltre non poteva colpire i liberi professionisti, quelli che se vengono a fare commissione non hanno nessun ristoro. Io restituisco su base volontaria. Tolte le spese per l’espletamento del mandato (come fanno deputati e senatori) restituirò quello che rimane con forme di democrazia partecipata. Col Meetup sceglieremo alcuni progetti e la cittadinanza sceglierà. Per adesso la cifra si aggira sui 600-700 euro e non si ci può fare granché”.

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