La Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sulla morte di un neonato alla clinica Candela, nel centro del capoluogo siciliano. Due coniugi hanno denunciato ai carabinieri i sanitari della clinica palermitana. In base a quanto dichiarato da Samuela Lo Re e Francesco Conigliaro, entrambi di 29 anni, il piccolo sarebbe nato morto per la “negligenza di medici e infermieri della clinica”. Dall’ospedale hanno fatto sapere che “pur rispettando il dolore dei familiari” ritiene tuttavia “di escludere che possa ravvisarsi una responsabilità medico professionale”.
A coordinare l’inchiesta è il pm Maria Forti, che ha disposto l’autopsia sul bimbo. La donna, che secondo i parenti aveva avuto una gravidanza normale, aveva chiesto di essere sottoposta a un parto cesareo. La Direzione sanitaria della clinica Candela sottolinea di “avere autonomamente richiesto accertamenti medici sul decesso”, prima ancora della presentazione della denuncia e rileva che “non c’era alcun presupposto per eseguire il parto cesareo, come espressamente previsto nelle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanita”.