GIARRE – E’ di ieri la notizia di un infermiere e un medico aggrediti dal figlio di una signora morta presso l’ospedale di Giarre per cause ancora da accertare. Ritornano così due delle problematiche da sempre portate avanti dal Sindacato Fsi-Cni. “A Giarre – commenta Calogero Coniglio, segretario regionale del coordinamento Fsi-Cni Sicilia – la recente scelta di chiudere il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero Sant’Isidoro, ha provocato il primo grande problema. Non è accettabile che un reperibile Medico di reparto debba arrivare da Catania con tutti i ritardi connessi e collegati alle varie emergenze di reparto. Si tratta di mancanze di un sistema, quello sanitario dell’ASP 3 che non ha rispettato la legge 502/92 riguardo le proprie scelte collegate alla partecipazione del territorio sulla chiusura del locare Pronto Soccorso. Queste, purtroppo, sono le gravi conseguenze che non possono ricadere sul personale sanitario che subisce ogni giorno aggressioni gratuite per problemi di malasanità non certo sempre a loro imputabili”.
"Non è accettabile che un reperibile Medico di reparto debba arrivare da Catania con tutti i ritardi connessi e collegati alle varie emergenze di reparto", commenta Calogero Coniglio, segretario regionale del coordinamento Fsi-Cni Sicilia.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

