GIARRE. La commissione consiliare d’indagine sulla trasparenza degli atti è entrata nel vivo dei lavori. Nel corso della terza seduta, svoltasi ieri sera, è stata elaborata la bozza della prima relazione che giovedì prossimo sarà presentata in consiglio comunale. Concluse tutte le verifiche e appurati gli sforamenti di alcune utenze telefoniche, adesso la commissione chiederà che l’amministrazione comunale prenda una chiara posizione politica sulla vicenda. Ad oggi infatti né il primo cittadino né altri componenti della giunta hanno rilasciato dichiarazioni sulla vicenda, che ha avuto un eco tale da spingere anche la Guardia di Finanza ad indagare.
E la commissione chiederà soprattutto il recupero delle somme spese impropriamente e l’attivazione di tutti i procedimenti disciplinari previsti nei confronti di chi ha commesso i gravi fatti ma anche di chi ha permesso che ciò accadesse, non esercitando la doverosa attività di controllo a tutela dell’ente. Il riferimento, sottinteso ma evidente, è al dirigente degli uffici finanziari del comune Letterio Lipari, anche lui trincerato da settimane in un silenzio tombale. Mercoledì il ragioniere capo in una nota inviata al primo cittadino Teresa Sodano, aveva negato l’accesso agli atti richiesti dalla commissione, ovvero i nomi dei dipendenti comunali e delle corrispettive utenze telefoniche in uso. Lipari aveva invocato la legge sulla privacy, chiedendo espressamente l’autorizzazione dell’amministrazione comunale. “Una gravissima azione di ostruzionismo – secondo la commissione – posta in atto da organi interni al comune, che ostacola di fatto la strada verso la trasparenza”.
A questo punto il primo cittadino Teresa Sodano si trova costretta a decidere da che parte stare. Una scelta che rischia di compromettere i rapporti, in passato più che consolidati, con il dirigente della II area. Ieri il sindaco era stato invitato alla seduta insieme al segretario generale Aldo Motta. Ma solo quest’ultimo vi ha partecipato. Al segretario è stato chiesto di trasmettere un parere per iscritto sulla legittimità della nota inviata da Lipari.
Ma la commissione porrà altri interrogativi. Quali criteri sono stati utilizzati per l’assegnazione delle utenze telefoniche ai dipendenti. Molti infatti pur avendo la stessa qualifica avrebbero ottenuto condizioni contrattuali differenti. E poi, perché sono stati chiesti i rimborsi solo per gli sforamenti irrisori e lo stesso non è stato fatto per quelli esorbitanti? E ancora, come mai il dirigente Lipari non ha bloccato le sim dopo che sono giunte le prime maxi fatture? Commissione che non si fermerà qui e chiederà di visionare anche le fatture telefoniche degli anni precedenti. La prossima riunione non a caso sarà programmata negli uffici comunali del viale Federico II di Svevia. A quel punto il faccia a faccia con Lipari sarà inevitabile.