Ventiquattr’ore di sciopero della fame in segno di protesta contro la gestione di Bellolampo e delle procedure di tutela della pubblica incolumità legate all’incendio che ha devastato la discarica lo scorso 29 luglio: dalle 8 di sabato 1 settembre alle 8 del giorno dopo, un centinaio tra esponenti ecologisti, del volontariato, attivisti dei meetup, della difesa dei diritti umani, anche consiglieri comunali (ha già dato la propria adesione Aurelio Scavone dell’Idv) si troveranno a Palermo, presso la parrocchia di Nostra Signora della Consolazione in via dei Cantieri 66, per aderire all’iniziativa promossa dall’associazione nonviolenta ecumenica Mir (Movimento internazionale della riconciliazione) in occasione della 7^ Giornata del Creato.
“Con il digiuno per la discarica di Bellolampo, il Mir vuole sensibilizzare l’ opinione pubblica sulla necessità di conversione a nuovi stili di vita più sostenibili, ponendo maggiore attenzione sui limiti di gestione dei rifiuti da parte delle attuali autorità, sui limiti della raccolta differenziata e della logica delle discariche, degli inceneritori e del coincenerimento auspicato dal governo regionale e dalle grandi aziende beneficiarie”, dichiara il presidente del Mir – sez. Palermo, Francesco Lo Cascio.
“E’ necessario impegnarci ad una corretta gestione dei rifiuti, pensando anche al loro riuso” continua Lo Cascio, ricordando che “se Bellolampo è piena di rifiuti, lo è anche per responsabilità di ciascuno di noi”.