Anche quest’anno Giovane Italia, nel solco delle campagne identitarie portate avanti da Azione Giovani, parteciperà al Corteo Tricolore indetto dal “Comitato 10 febbraio” – e patrocinato dalle istituzioni locali – in ricordo dei martiri italiani delle Foibe e dei 350 mila esuli costretti a lasciare le terre italiane di Istria, Fiume e Dalmazia, occupate dall’invasore comunista slavo. Il nostro movimento giovanile del Popolo della Libertà parteciperà alla manifestazione senza esporre i propri simboli politici impugnando solo i tricolori. Per sessant’anni soltanto la destra politica e culturale, emarginata e perseguitata, ha difeso la memoria di una pagina di storia che la cultura di sinistra ed il potere democristiano volevano cancellare. Ma oggi più che mai, dopo il riconoscimento pubblico di questo genocidio attraverso l’istituzione nel 2004 del “Giorno del Ricordo”, è tempo che cadano le divisioni e si costruisca una memoria nazionale comune. Quei morti appartengono non ad una parte politica, ma a tutto il popolo italiano che ha il diritto e soprattutto il dovere di onorarli e ricordarli.
Ma nel “Giorno del Ricordo” scoppia la polemica con l’Università di Palermo che in occasione di questa ricorrenza non ha promosso alcun momento di commemorazione. Mentre per la “Giornata della Memoria”, l’Università di Palermo ha organizzato un momento di riflessione per ricordare lo sterminio nei campi nazisti presso la sala Magna dello Steri, alla presenza del rettore Roberto Lagalla, per il 10 febbraio non vi è stata la stessa sensibilità.
“Da quando è stato istituito il Giorno del Ricordo – dichiara Nino Costa Presidente Provinciale della Giovane Italia – l’Università di Palermo non ha mai commemorato in via ufficiale il genocidio delle foibe. Soltanto iniziative del Comitato o del nostro movimento hanno animato il 10 febbraio. In quello che dovrebbe essere il tempio della cultura palermitana viene scientificamente oscurata la verità storica e la memoria. Non abbiamo chiaro se sia frutto di ignoranza o, peggio ancora, di quell’odio ideologico che ancora oggi tende a negare questo eccidio contro gli italiani. Per cancellare il sospetto che il nostro ateneo sia l’avanguardia del negazionismo sulle foibe – continua il leader dei giovani del PdL – chiediamo al rettore Lagalla di riparare questa colpevole dimenticanza organizzando un momento di commemorazione insieme agli studenti e ai tanti esuli che vivono a Palermo”.
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