Giovani, cultura, impresa: cronaca della Sicilia immaginata

Giovani, cultura, impresa: cronaca della Sicilia immaginata

L'incontro tra presente e futuro.

Sono lì che si guardano e che si studiano, nella sala grande di Sicindustria, in via XX Settembre, a Palermo. Eccoli, i ragazzi che desiderano vivere bene il presente e trasformarlo in futuro e, dall’altra parte del tavolo delle conferenze, l’impresa e la cultura che questo brandello di futuro incardinato nel presente vogliono sostenerlo. Non è una Sicilia immaginaria, perché le faremmo il torto di considerarla poco realizzabile. E’ piuttosto una terra immaginata. Che oggi arranca, ma, domani, chissà… La vediamo mentre cerca di rialzarsi. L’ascoltiamo nella sua necessità di cambiare tutto, perché davvero si cambi tutto.

La Start Cup e la memoria

L’incontro si tiene nel nome dello scomparso presidente di Sicindustria, il compianto Gregory Bongiorno. Un calendario di idee che a lui, alla sua buona volontà, alla sua speranza, avrebbe fatto piacere. Si tratta della presentazione della Start Cup. alla sua diciannovesima edizione, (c’è tempo fino a sabato 15 luglio per presentare la propria idea d’impresa), ovvero la business plan competition creata e messa su dall’Università degli Studi di Palermo tramite il Dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statistiche. Sarà una commissione tecnico-scientifica presieduta dal professore Marcantonio Ruisi, coordinatore dell’iniziativa, a selezionare i progetti che passeranno alla seconda fase di mentorship e che concorreranno per i premi.

La Sicilia immaginata

Sullo sfondo e nel cuore del discorso, quella Sicilia immaginata. Ci sono tanti giovani interessati, oltre ai relatori. La sintesi tra la casa delle imprese e l’idea dell’Università sembra un punto di partenza. “Diffondere la cultura dell’innovazione favorendo e sostenendo la nascita e lo sviluppo di nuova imprenditoria ad alto potenziale di business – dice il presidente di Sicindustria Palermo, Giuseppe Russello – è sicuramente un obiettivo strategico per la nostra Associazione. Un tessuto imprenditoriale vivace, infatti, porta linfa a tutto il territorio e garantisce uno sviluppo sano e duraturo. Il fatto, poi, che quest’anno sia stato deciso di dedicare la manifestazione al nostro Gregory Bongiorno rappresenta un motivo in più per essere presenti”.

Il dramma dei giovani

“Ormai da quasi un ventennio l’Università degli Studi di Palermo con le sue attività di supporto all’incubazione d’impresa e alla diffusione di una cultura imprenditoriale – dice il rettore Massimo Midiri – è vicina al territorio attraverso un impegno concreto e tangibile di Terza Missione.  Il nostro Ateneo sente forte la responsabilità di promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio in partenariato con i diversi attori locali, in primis le associazioni datoriali tutte, cercando di sostenere la crescita di una nuova classe imprenditoriale capace di proiettare la Sicilia verso il mercato nazionale e quello internazionale. I prestigiosi riconoscimenti conseguiti dalle nostre startup in questi anni ci incoraggiano a non mollare, anzi a puntare su traguardi sempre più ambiziosi, per il futuro dei nostri giovani e della nostra terra”. Appresso, il rettore, con onestà, racconta la faccia scura della luna. Quella dei giovani che non vanno all’Università. Quella di un’accademia che non sempre riesce a formare secondo le esigenze del territorio: “L’Università deve scendere dal suo piedistallo dorato e, figurativamente, sporcarsi le mani“.

Nel nome di Bongiorno

“Ricordare attraverso un evento come questo la memoria di Gregory Bongiorno – dice Giuliano Forzinetti, assessore comunale alle Attività produttive – è assolutamente opportuno. Gregory si è infatti speso non solo per l’associazione, ma anche per far crescere l’intera comunità. E oggi Comune di Palermo, Sicindustria e Università possono dare vita a un tavolo per l’innovazione e lo sviluppo che si riunisca con cadenza periodica proprio per allineare le esigenze del mondo imprenditoriale a quelle del mondo della formazione”. Il professore Marcantonio Ruisi ricorda le discussioni “con Gregory che era diventato un amico e credeva nel cambiamento”. C’è Silvia Bongiorno, la sorella imprenditrice, che regge la responsabilità della missione di famiglia. Poi interviene Rino Alessi, vicepresidente vicario di Sicindustria Palermo, che parla, rivolgendosi ai ragazzi, della “vocazione e della passione di fare impresa”. Non è una speranza recente. Come non è nuova questa Sicilia immaginata che, ogni tanto, emerge, per inabissarsi. Ma è il presente difficile che reclama una svolta per il futuro: ora o mai più. (Roberto Puglisi)

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