AGRIGENTO- Continua il caos all’interno della società Girgenti Acque in quello che è vero e proprio un annus horribilis per la società che gestisce il servizio idrico ad Agrigento. Negli ultimi mesi si è discusso molto sulla questione delle condizioni del mare di San Leone e sui vincoli parentali e di amicizia che legano molti tra coloro che sono alle dipendenze della società. A cercare di fare chiarezza sulla questione è intervenuto il vicepresidente del consiglio comunale di Agrigento Giuseppe Di Rosa che affida le sue parole ad un comunicato stampa chiedendo a gran voce l’elenco degli assunti delle società idriche agrigentine.
“Le dichiarazioni rilasciate in questi giorni da alcuni esponenti politici – afferma Di Rosa- riportano con violenza il tema della discussione sui rapporti e gli interessi di certa parte del mondo politico nei confronti del sistema degli Ato. Già dal mio insediamento (2012) chiesi l’elenco degli assunti delle società che gestiscono il servizio idrico (anche tramite richiesta di intervento del Prefetto), per verificare le dicerie riguardo alla presenza di soggetti riconducibili alla politica(figli, nipoti, parenti, affini ed amici).
La notizia, adesso, riportata dalla stampa, che il figlio dell’ex presidente D’Orsi lavorava presso una ditta del gruppo Campione rende ancora più necessaria quell’operazione di controllo, per individuare ed eliminare eventuali situazioni di conflitto d’interesse tra controllati e controllori. Chi non ricorda la mia “battaglia” con istigazione alla “convocazione” di assemblea tra i “sindaci” componenti l’Ato idrico che nell’occasione furono “assenti per motivi familiari”?”
Il vicepresidente fissa inoltre un appuntamento con la stampa per martedì 6 agosto per discutere sulla questione.