CATANIA. Dedicare un murales alla figura di Enzo Tortora. É questa la proposta che Salvo Fleres, senatore della Repubblica nella legislatura uscente, ha lanciato dallo Spazio libero Cervantes, durante la presentazione della sua ultima fatica editoriale, Mantenersi al fresco (Inkwell Ed.). “Bisogna permettere -spiega a LiveSiciliaCatania Fleres- allo Stato di riscattarsi. Ricordare la vicenda del presentatore di Portobello, vuol dire pure che anche lo Stato è pronto ad ammettere i propri errori. Io sono molto contento -continua- dell’iniziativa di AddioPizzo di dedicare dei murales in città alle vittime della Mafia, anzi credo che questa iniziativa dovrebbe contagiare anche altri centri italiani. Credo inoltre, però, che per ristabilire una coerenza nell’azione che si fa, lo Stato, così come sostiene la memoria necessaria degli eroi che si sono sacrificati per esso, deve avere i coraggio di ammettere che qualche volta sbaglia pure lui. Vedere l’immagine di Enzo Tortora -spiega ancora- accanto a quella di un Borsellino per esempio, consentirebbe di chiudere positivamente un cerchio in favore della giustizia”.
Anche la pubblicazione di Mantenersi al fresco vale come un contributo in favore di migliori condizioni carcerarie in Italia e del reinserimento dei detenuti nel tessuto civile. “Consiglio ai carcerati -spiega ancora Fleres- di approfittare del periodo detentivo per studiare, per imparare un mestiere, per ristabilire i legami corretti con la propria famiglia. Prima o poi la loro pena finirà. Se torneranno migliori -aggiunge- sicuramente la società sarà con loro più disponibile a comprendere gli errori che essi hanno compiuto. Se torneranno peggio di prima, la società sarà meno disposta a perdonarli”.
La presenza dell’ex senatore di Grande Sud al Cervantes ha lo scopo, inoltre, di sostenere l’iniziativa di donare un libro ai detenuti di Piazza Lanza e Bicocca: “Questa campagna é di straordinaria importanza. In passato era stata lanciata dalle istituzioni, ma mai da una associazione di cittadini. Qui c’è un coinvolgimento diretto della società civile, ciò – conclude Fleres- è estremamente positivo”. Spiega nel dettaglio l’iniziativa Gaetano Fatuzzo, coordinatore del centro occupato a Cibali: “Crediamo sia di fondamentale importanza approfondire la tematiche delle carceri, perché non possiamo pensare che siano un corpo estraneo alla società. Le carceri devono particolareggiare sempre di più la loro azione riabilitativa”. Una posizione che rompe con gli stereotipi della destra giustizialista: “La certezza della pena – sottolinea Fatuzzo- non deve essere messa mai in dubbio. Ma il carcere deve essere – conclude- anche un luogo di reinserimento e non solo un modo per nascondere la polvere della società sotto il tappeto dell’ipocrisia”.