“Questo non è proprio il momento delle strategie, ma delle scelte responsabili”, se la prossima settimana il governo otterrà la fiducia “andremo avanti; se sarà sfiducia, l’unica via percorribile sono le elezioni anticipate e allora vedremo di chi o di cosa sarà la fine”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e leader di Forza del Sud Gianfranco Miccichè ha commentato dalle pagine de ‘la Discussone’ l’attuale momento politico.
Per Miccichè “il Paese non ha bisogno di precarie riedizioni e soluzioni pasticciate, bensì di un governo stabile che continui a trovare soluzioni efficaci alla crisi economica, che sta insidiando l’Europa. Gli elettori – ha sottolineato – lo hanno già scelto quel governo, ma se c’è qualcuno che vuole irresponsabilmente metterlo in crisi e pensa solo a una resa dei conti, ebbene: saranno gli stessi cittadini a decidere chi sarà a dover pagare il conto”. Dopo aver evidenziato che nella gestione della crisi il “premier aspetta fiducioso il responso del Parlamento, pronto a trarre tutte le conclusioni che quel responso prospetterà. Intanto, pensa a guidare il Paese”, il leader di Forza del Sud non pensa all’ipotesi successione: “Berlusconi non deve lasciare. C’è ancora del lavoro da fare e l’Italia ha bisogno di lui, gli italiani vogliono lui. Basti pensare – ha aggiunto – al risultato del centrodestra alle regionali della scorsa primavera: una vittoria schiacciante della Lega e di Silvio Berlusconi”.
E comunque, ha detto Miccichè a ‘la Discussione’, “io voglio essere l’iniziatore di un meridionalismo moderno, che sappia mettere al centro dell’agenda politica nazionale gli interessi del Sud e li difenda coi denti. E voglio farlo al fianco di Berlusconi”. Tutto il resto, ovvero riproporre a livello nazionale il modello Sicilia (Pd, Mpa, Udc, Api e Fli al governo), viene definito da Miccichè una semplice “un’ammucchiata, un pasticcio di lasagne in salsa politichese da offrire come la buona pietanza della domenica a un Paese che è ormai però bipolare e che non credo potrà apprezzare. Senza nulla togliere alle lasagne – ironizza il leader di Forza del Sud -, io preferisco la pasta al forno: è più buona, è più semplice ed è siciliana”.