28 Settembre 2019, 12:57
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“Per essere fedeli bisogna essere ribelli”: la realtà attuale dello Scautismo cattolico italiano ha, tra le sue radici più profonde e significative, quella della resistenza operosa di un gruppo di scout di Milano, Monza e Pavia che, durante gli anni bui del regime fascista, consentì in clandestinità di far sopravvivere lo Scautismo dopo il decreto di scioglimento dell’associazione Asci firmato da Benito Mussolini il 9 aprile del 1928. Da quel momento le “Aquile randagie” continueranno a vivere l’esperienza e i valori dello Scautismo in un luogo fino a quel momento sconosciuto, la Val Codera, nell’alta Lombardia.
I ragazzi e gli adulti educatori dell’Agesci Sicilia salutano l’arrivo nelle sale cinematografiche dell’Isola, dal 30 settembre al 2 ottobre, di “Aquile randagie”, il film del regista esordiente Gianni Aureli, prodotto da Finzioni Cinematografiche e realizzato anche con il patrocinio dell’Agesci e dell’Ente Fondazione Baden; la pellicola è stata recentemente presentata al festival di Giffoni. Nelle tre giornate che ospiteranno le proiezioni, i cinema siciliani saranno affollati di scout grandi e piccoli (sono migliaia le prenotazioni effettuate o richieste).
“E’ la nostra storia, la storia di un movimento che da 112 anni educa i ragazzi alla consapevolezza del mondo, al rapporto con gli altri e con l’ambiente, al rispetto dei diritti di tutti e al servizio – dicono i Responsabili regionali dell’Agesci Sicilia, Marilena Galletta e Giulio Campo – è la storia di ragazzi e di giovani uomini che con la loro scelta hanno sfidato la follia della dittatura fascista, l’hanno vista cadere e hanno aiutato un intero Paese a rialzarsi; una scelta di impegno concreto che continuiamo a testimoniare ancora oggi, nella nostra regione, educando i ragazzi alla legalità come valore irrinunciabile e al servizio qualificato come cittadini del futuro”.
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28 Settembre 2019, 12:57