PALERMO – Il primo match point non viene sfruttato a dovere dagli Oklahoma City Thunder, i quali perdono davanti ai propri tifosi in gara6 contro i Golden State Warriors, e ora dovranno conquistarsi la seconda finale NBA della loro storia in uno dei palazzetti più caldi d’America, ovvero la Oracle Arena di Oakland. È stata una partita dai due volti. I primi tre quarti di incontro hanno visto i padroni di casa, forti del vantaggio di 3-2 e del fattore campo, giocare una grande partita, soprattutto con un Kevin Durant molto ispirato e con una panchina capace di rintuzzare i tentativi di sorpasso dei campioni in carica. Negli ultimi minuti, però, è venuto fuori l’orgoglio degli uomini di coach Kerr, che trascinati soprattutto da Thompson (41 punti con 11 triple) riescono nella rimonta decisiva e portano a casa una vittoria fondamentale, sopratutto sul piano psicologico, visto che i Warriors hanno giocato le ultime due partite con il timore di veder chiudere anzitempo la propria stagione. E intanto LeBron James si gusterà gara7 dalla poltrona di casa…
Prova mostruosa di Thompson e rimonta finale, così i campioni in carica evitano l'eliminazione.
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